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Francia all’attacco della pirateria: via libera al blocco automatico degli IP e accordi segreti con gli ISP

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La Francia ha deciso di dichiarare guerra alla pirateria online, e questa volta fa sul serio. Il Senato ha approvato una legge che consente il blocco automatico e in tempo reale degli indirizzi IP associati a siti pirata, rivoluzionando il modo in cui vengono contrastate le trasmissioni illegali, soprattutto quelle legate allo sport.

Ma non è tutto. Parallelamente a questa iniziativa legislativa, è emerso un accordo segreto tra i principali provider Internet francesi (Orange, SFR, Bouygues Télécom e Free) e i colossi dei diritti sportivi, come beIN Sports, Canal+ ed Eurosport. Obiettivo? Snellire e automatizzare il blocco dei contenuti pirata prima che raggiungano milioni di spettatori.

La fine dei tempi morti: blocchi automatizzati per lo streaming sportivo

Finora, per bloccare un sito pirata, serviva un passaggio obbligato attraverso Arcom, l’autorità francese per la regolamentazione delle comunicazioni. Un processo spesso lento e poco reattivo, soprattutto nel fine settimana, quando vanno in scena le partite più seguite.

Con il nuovo emendamento all’articolo L. 333-10 del Codice dello Sport, tutto questo cambia. I titolari dei diritti potranno attivare blocchi automatizzati, senza dover attendere l’intervento dell’autorità, e gli ISP saranno obbligati ad agire “senza indugio”. Questo significa una sola cosa: i flussi pirata potranno essere tagliati alla fonte in tempo reale, proprio mentre vengono trasmessi.

Il modello italiano e inglese ispira la Francia

Questo sistema di blocco automatico non è una novità assoluta: già da tempo è attivo in Italia, Spagna e Regno Unito, dove si registrano migliaia di link pirata bloccati ogni settimana. E la Francia ora vuole fare sul serio.

Xavier Spender, delegato generale dell’APPS (Associazione per la Protezione dei Programmi Sportivi), è stato chiarissimo:

“Il nostro obiettivo è bloccare i server alla radice, ovvero al livello più alto dell’architettura pirata. Vogliamo raggiungere lo standard europeo e porre fine a un sistema mafioso che genera profitti come il narcotraffico.”

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La pirateria sportiva: una piaga da miliardi

Secondo i dati, il 37% degli spettatori della Ligue 1 guarda le partite illegalmente. Un dato impressionante, che sta mettendo in ginocchio l’intero ecosistema sportivo, dai broadcaster fino ai club calcistici.

La Lega Professionistica di Calcio (LFP) sostiene che questo sistema sia vitale per il futuro del calcio francese, specialmente ora che si appresta a lanciare un proprio canale ufficiale.

Brice Daumin, CEO di DAZN in Francia, denuncia l’inefficienza del vecchio sistema:

“Nel weekend, Arcom è praticamente assente. In Inghilterra blocchiamo 10.000 link in due giorni, in Italia 18.000. In Francia? Solo 5.000 l’anno.”

Accordi riservati e responsabilità in caso di errori

Il disegno di legge deve ancora essere convertito definitivamente, ma intanto si lavora già sul campo. Il famigerato “accordo segreto” tra APPS e gli ISP francesi è in fase avanzata dal 2023 e stabilisce le basi per un sistema di blocco condiviso: dalla gestione tecnica fino alla ripartizione dei costi.

Ci sono però ancora ombre: i dettagli su una possibile supervisione indipendente non sono stati chiariti, e c’è il timore — come già avvenuto in Spagna e Italia — di blocchi eccessivi, che potrebbero colpire anche siti innocenti.

Spender però minimizza:

“Abbiamo previsto tutto per evitare gli abusi. E i titolari dei diritti saranno comunque responsabili per eventuali errori.”

Un futuro senza pirateria?

La lotta alla pirateria è appena entrata in una nuova fase. Non si tratta più solo di bloccare un sito, ma di smantellare un’intera rete criminale che muove milioni di euro sfruttando contenuti sportivi illegalmente.

Con la nuova legge e il sostegno silenzioso degli ISP, la Francia vuole colpire duro e in fretta. La domanda è: riuscirà a farlo senza calpestare la libertà della rete? Oppure, come spesso accade, finiranno col pagare anche gli utenti onesti?

Una cosa è certa: la battaglia è appena iniziata, ma le armi ora sono molto più affilate.

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