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iPhone 16e: recensioni e dettagli alla vigilia del lancio

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Un iPhone controverso ma con una batteria da record

Alla vigilia dell’inizio delle vendite dell’iPhone 16e, il nuovo smartphone entry-level di Apple, giornalisti e blogger occidentali hanno pubblicato le prime recensioni, accompagnate da test approfonditi su autonomia, prestazioni e caratteristiche. Presentato come il successore dell’iPhone SE, questo dispositivo si è rivelato un prodotto controverso: un mix di compromessi e punti di forza che lo rendono difficile da collocare nel panorama Apple. Ecco cosa emerge dalle analisi di esperti come Marques Brownlee (MKBHD), The Verge e Dave2D.

Design: minimalismo o semplicità eccessiva?

L’iPhone 16e è stato descritto da MKBHD come “essenzialmente un iPhone 14 con USB-C, un pulsante Action e una singola fotocamera”. Il design richiama i modelli precedenti come iPhone 14 e 15, ma con alcune rinunce evidenti. Disponibile solo in nero e bianco, il look è definito da Brownlee “troppo ordinato e super noioso”. Non c’è nulla di rivoluzionario: il display OLED da 6,1 pollici ha una risoluzione di buon livello, ma si ferma a una frequenza di aggiornamento di 60 Hz e non raggiunge la luminosità dei modelli premium. Tuttavia, la protezione IP68 contro acqua e polvere resta un punto a favore.

La riduzione dei costi si percepisce anche nell’assenza di MagSafe, una scelta che ha sorpreso molti. “Sembrava una caratteristica ormai standard, ed è difficile capire perché Apple l’abbia esclusa”, scrive Allison Johnson di The Verge. La ricarica wireless si limita a 7,5 W con standard Qi, risultando lenta e causando un lieve surriscaldamento, come evidenziato da Brownlee.

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Fotocamera: sufficiente, ma con limiti

L’iPhone 16e monta una singola fotocamera posteriore da 50 MP, la stessa risoluzione dell’iPhone 16, ma con un sensore più semplice. “I dettagli non sono così nitidi e l’effetto di profondità è meno naturale”, nota MKBHD. La riproduzione dei colori è impeccabile, ma mancano funzionalità avanzate come la modalità cinematografica e la possibilità di scattare foto macro. Per i ritratti, l’impostazione predefinita è “decente”, secondo The Verge, ma non offre la flessibilità di messa a fuoco o gli stili fotografici personalizzabili dei modelli superiori.

Prestazioni e processore: potenza con un asterisco

Sotto il cofano, l’iPhone 16e è equipaggiato con il chip A18, lo stesso dell’iPhone 16, ma con una GPU ridotta a quattro core grafici invece di cinque. Nei test CPU, le prestazioni sono paragonabili all’iPhone 16, ma nei benchmark grafici il dispositivo cede il passo, risultando inferiore del 40% al fratello maggiore e persino del 10% all’iPhone 15 con chip A16. Il modem C1 5G di Apple, al suo debutto, offre una connessione stabile (anche se priva del supporto mmWave, poco diffuso), mettendo il dispositivo alla pari con altri iPhone in termini di rete.

Apple punta molto su Apple Intelligence, ma l’esperienza non è stata uniforme: Johnson ha segnalato che la sua unità presentava un bug che impediva l’attivazione delle funzioni intelligenti. Nonostante ciò, John Velasco di Tom’s Guide ritiene che queste feature “snelliscano davvero i compiti noiosi” quando funzionano.

Batteria: il vero punto di forza

Il vero asso nella manica dell’iPhone 16e è la batteria da 3961 mAh, circa il 10-11% più capiente rispetto a quella dell’iPhone 16 (3561 mAh) e dei predecessori come iPhone 15 (3359 mAh) e 14 (3279 mAh). Lo spazio liberato dall’assenza di una seconda fotocamera è stato sfruttato per questa capacità extra, rendendo l’iPhone 16e uno dei dispositivi Apple più longevi con schermo da 6,1 pollici.

  • Test di Dave2D: In riproduzione video in loop su Wi-Fi, ha raggiunto 12 ore e 54 minuti, superando l’iPhone 15 Pro Max di quasi mezz’ora, ma restando indietro di 47 minuti rispetto all’iPhone 16 Pro Max (6,9 pollici).
  • Uso misto: Con podcast, YouTube e navigazione, Johnson ha registrato circa 5 ore di schermo acceso con il 41% di carica residua dopo un giorno. Su LTE, la riproduzione Netflix ha toccato 19 ore e 17 minuti, mentre il gaming (Pokemon Unite) si è fermato a 3 ore e 39 minuti. Rispetto all’iPhone 16, l’autonomia supera di 3,5 ore nei video e di oltre mezz’ora nei giochi.

La ricarica rapida da 20 W è paragonabile a quella dell’iPhone 16, ma l’assenza di MagSafe limita le opzioni wireless a una velocità che lascia a desiderare.

Per chi è pensato?

Definire il pubblico dell’iPhone 16e non è semplice. “Più ci penso, più mi sembra progettato per spingerti a comprare l’iPhone 16”, afferma Brownlee, paragonandolo ai Pixel A di Google, dove gli utenti preferivano modelli premium in sconto. Potrebbe attirare chi cerca un iPhone economico con una buona autonomia e non ha bisogno di funzionalità fotografiche avanzate o di MagSafe. “Forse è per chi scatta poche foto o vuole solo unirsi alle bolle blu di iMessage”, suggerisce Johnson.

Verdetto: luci e ombre

L’iPhone 16e è un dispositivo che divide. La batteria impressionante e il prezzo competitivo (non ancora rivelato, ma presumibilmente più basso dei modelli premium) sono i suoi punti di forza, ma i compromessi su fotocamera, display e ricarica wireless deludono. È un’opzione valida per chi cerca semplicità e durata, ma rischia di essere eclissato dai fratelli maggiori per chi vuole di più. Con le vendite al via domani, il pubblico deciderà se questo “iPhone essenziale” troverà il suo posto o resterà un esperimento controverso nella lineup Apple.

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