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La cifratura dei dati aziendali come fondamento per la sicurezza informatica

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L’era digitale di cui facciamo parte e nella quale ci troviamo a lavorare e interagire vede i dati come un patrimonio prezioso: un bene di valore per tutte le aziende, a prescindere dalle loro dimensioni e dal settore a cui esse appartengono. Ma di che cosa si parla di preciso quando si fa riferimento ai dati? Si può trattare di informazioni finanziarie, per esempio, ma anche di proprietà intellettuale o di informazioni personali riguardanti i clienti. Con il proliferare delle minacce informatiche, però, proteggere tali risorse digitali è divenuto indispensabile: occorre, infatti, prevenire qualunque violazione della privacy ed evitare gli accessi non autorizzati. In uno scenario simile, la cifratura dei dati aziendali merita di essere considerata senza dubbio come una delle migliori soluzioni, in termini di efficacia, per promuovere la riservatezza e la sicurezza delle informazioni sensibili.

I vantaggi offerti dalla cifratura dei dati aziendali

Anche per effetto dell’entrata in vigore del General Data Protection Regulation, la cifratura dei dati aziendali ha assunto un’importanza eccezionale nel contesto della sicurezza informatica. Si tratta di uno strumento decisamente utile attraverso il quale è possibile proteggere i dati – sia quelli in transito, sia quelli archiviati – dagli accessi compiuti da cyber criminali non autorizzati. Un altro pericolo che è opportuno prevenire riguarda la divulgazione accidentale di informazioni: un evento non doloso, ma non per questo meno pericoloso, poiché potenzialmente causa di furti di dati o di conseguenze rovinose. Saper trattare in maniera corretta le informazioni, dunque, è essenziale: un sistema di cifratura file aziendali applicato agli archivi aziendali è il punto di partenza per una strategia di cyber sicurezza efficace.

Perché la cifratura è così importante

I rischi informatici che possono coinvolgere un’azienda e tutti i suoi asset produttivi sono numerosi: per questa ragione i dati che vengono gestiti e archiviati devono essere protetti, al fine di minimizzare gli effetti negativi di eventuali attacchi informatici. La crittografia end to end, per esempio, si serve di una doppia coppia di chiavi crittografiche che cifrano i messaggi che vengono inviati dal mittente al destinatario e che permettono poi di decifrarli. Questa tecnologia, per intenderci, è quella che viene usata da app di messaggistica istantanea come Telegram o WhatsApp: essa prevede che ciascun utente usi una chiave privata e una pubblica, unite in modo indissolubile l’una con l’altra. Mentre la chiave pubblica serve a crittografare i messaggi in uscita ed è condivisa, quella privata consente di decrittare i messaggi in entrata e rimane sul device degli interlocutori. Così, eventuali tentativi di attacco del tipo man in the middle possono essere neutralizzati, e non si corre il rischio che le comunicazioni fra utenti possano essere intercettate.

La cifratura a chiave simmetrica e quella a chiave asimmetrica

Esistono anche altre due tipologie di cifratura a cui si fa riferimento per la protezione dei dati: quella a chiave simmetrica e quella a chiave asimmetrica. La prima, indicata anche con il nome di algoritmo a chiave segreta, fa sì che i messaggi possano essere decodificati unicamente dal soggetto che è a conoscenza della password. Questa non può viaggiare sulla rete Internet (o verrebbe facilmente intercettata dai cyber criminali), ma al massimo viene condivisa tramite canali diversi. Nel caso della cifratura a chiave asimmetrica, invece, si usano una chiave privata e una pubblica: la prima deve restare segreta, mentre la seconda può essere condivisa. In sostanza, la chiave pubblica serve a cifrare il contenuto da proteggere, e quella privata occorre per decodificarlo.

Perché affidarsi alla cifratura dei dati aziendali

La cifratura dei dati aziendali non serve solo a evitare che le informazioni private vengano rubate o siano oggetto di violazioni; può essere utilizzata, infatti, anche per dimostrare l’origine e l’autenticità delle informazioni in questione, così da confermare che i messaggi che vengono trasmessi non sono stati alterati. Ma in che cosa consiste di preciso la cifratura? Stiamo parlando di un sistema che si basa su un algoritmo matematico per trasformare una sequenza di caratteri attraverso il parametro che costituisce la chiave segreta. Mentre la codifica agevola la trasmissione dei dati, la cifratura fa sì che le informazioni rimangano segrete.

Un prezioso alleato per la sicurezza informatica

Le modalità di cifratura devono comunque essere sottoposte a costanti aggiornamenti, alla luce della continua evoluzione che caratterizza i protocolli di comunicazione. I protocolli che vengono usati in questo contesto sono molteplici: l’IPSEC IP Security, per esempio, è uno standard di comunicazione che ha lo scopo di incrementare i livelli di sicurezza sulle reti IP, mentre l’SSH usa algoritmi di cifratura con scambio di chiavi e la crittografia simmetrica rispettivamente per la fase di autenticazione e per quella di comunicazione. La sicurezza delle reti wifi, invece, si fonda sui protocolli WPA; vale la pena di citare, infine, il protocollo TLS, per un’autenticazione sicura dei dati.

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