No, Mel Gibson, Mark Wahlberg ed Elon Musk non stanno investendo miliardi in uno studio “anti-woke”

Nelle ultime settimane ha iniziato a circolare viralmente sui social una notizia a dir poco clamorosa: Mel Gibson, Mark Wahlberg ed Elon Musk avrebbero deciso di unire le forze – e i capitali – per creare uno studio cinematografico “anti-woke”, orientato alla promozione dei valori familiari tradizionali. Secondo le affermazioni circolate, il presunto investimento ammonterebbe a una cifra compresa tra 1 e 3 miliardi di dollari.
Ma la realtà è ben diversa. Quella notizia è una bufala, e ha avuto origine da un sito satirico.
La verità: tutto parte da un sito di “umorismo fittizio”
La fonte originale della notizia è un portale chiamato Esspots, noto per pubblicare articoli dichiaratamente satirici e inventati. Non si tratta, quindi, di un’agenzia giornalistica né di una testata affidabile. Il loro contenuto viene spesso travisato da lettori che lo condividono come se fosse autentico, generando disinformazione.
Il problema si è amplificato quando alcuni utenti, ignorando la natura satirica del sito, hanno rilanciato il “titolo bomba” su Facebook, Instagram e TikTok, alimentando migliaia di condivisioni. Alcuni profili legati a una narrativa conservatrice hanno addirittura presentato la notizia come una “svolta nel cinema occidentale”.
La smentita ufficiale
La fake news è stata prontamente smascherata da diverse testate e organizzazioni dedicate al fact-checking. Reuters ha chiarito che non esistono fonti credibili che confermino l’esistenza di questo studio o di un simile investimento. Anche Full Fact e PolitiFact, due autorevoli piattaforme di verifica dei fatti, hanno ribadito che si tratta di una bufala costruita ad arte.
Un portavoce di Mel Gibson ha inoltre confermato che l’attore non è coinvolto in alcun progetto del genere, mentre da parte di Wahlberg e Musk non sono arrivate dichiarazioni pubbliche – fatto che, in un’operazione del valore di miliardi, sarebbe a dir poco anomalo.
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Perché ci siamo cascati?
L’appeal di una notizia così sensazionalistica è chiaro: mette insieme personaggi famosi, una cifra astronomica e una tematica divisiva come il “woke”. Un cocktail perfetto per generare clic, indignazione o entusiasmo a seconda del pubblico.
Ma è proprio questo il motivo per cui bisogna prestare attenzione alle fonti. Siti satirici e pagine che diffondono notizie manipolate prosperano sull’onda emotiva e sulla disinformazione, approfittando del fatto che molti utenti condividono contenuti senza verificarli.
Il cinema e i valori non si salvano con le bufale
Che il mondo del cinema stia affrontando un cambiamento culturale è un dato di fatto. Che ci sia spazio per proposte alternative, nuove sensibilità e narrazioni diverse è altrettanto vero. Ma costruire miti su notizie false rischia solo di ridicolizzare qualsiasi dibattito serio sull’industria cinematografica e i suoi valori.
In conclusione: non esiste alcuno studio “anti-woke” finanziato da Musk, Gibson e Wahlberg. La notizia è falsa, nata per far discutere ma priva di qualsiasi fondamento.
Prima di indignarsi o esultare, è sempre meglio fermarsi un attimo e chiedersi: questa notizia da dove arriva davvero?
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