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Samsung: chip post-quantistico, un passo avanti nella protezione dei dati sensibili

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Samsung System LSI, la divisione semiconduttori del colosso sudcoreano, ha annunciato l’S3SSE2A, il primo chip di sicurezza al mondo dotato di crittografia post-quantistica (PQC) basata su hardware. Questo innovativo processore è progettato per proteggere i dati sensibili sui dispositivi mobili dalle potenziali minacce rappresentate dal calcolo quantistico, una tecnologia destinata a rivoluzionare il panorama informatico nei prossimi anni.

Secondo l’annuncio ufficiale di Samsung, i computer quantistici, che potrebbero diventare disponibili commercialmente dopo il 2030, sfruttano i principi della meccanica quantistica per risolvere problemi complessi in tempi estremamente ridotti rispetto ai computer tradizionali. Sebbene questa tecnologia prometta di semplificare molti aspetti della vita quotidiana, rappresenta anche una minaccia significativa per gli attuali sistemi di sicurezza informatica.

Gli algoritmi di crittografia a chiave pubblica, che oggi proteggono la maggior parte delle comunicazioni e dei dati sensibili, potrebbero diventare obsoleti e vulnerabili agli attacchi quantistici. Samsung stima che già a partire dal 2028 questi sistemi potrebbero non essere più efficaci. Per questo motivo, l’azienda ha deciso di agire in anticipo, sviluppando un chip in grado di resistere a queste future minacce.

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L’S3SSE2A si distingue per l’integrazione della crittografia post-quantistica (PQC) basata su hardware, che garantisce un livello di sicurezza superiore rispetto alle soluzioni software. A differenza del precedente modello S3K250AF, che affidava le operazioni di sicurezza al processore applicativo (AP) e memorizzava le chiavi internamente, l’S3SSE2A opera in modo completamente autonomo.

Il chip è progettato per elaborare e memorizzare i dati in modo indipendente, inviando all’AP solo i risultati finali. Questo approccio garantisce un isolamento completo, rendendo il sistema più sicuro e resistente agli attacchi.

L’S3SSE2A si basa sul nuovo standard FIPS 204, che utilizza algoritmi di firma digitale e elaborazione delle informazioni basati su reticoli modulari. Questa tecnologia, combinata con l’implementazione hardware, accelera i calcoli PQC di circa 17 volte rispetto a una soluzione puramente software. Ciò significa che il chip non solo offre una maggiore sicurezza, ma lo fa in modo efficiente, senza compromettere le prestazioni del dispositivo.

Samsung System LSI ha già completato lo sviluppo del chip S3SSE2A ed è pronta a inviare i primi campioni di prova ai partner. Tuttavia, non è ancora chiaro quando il nuovo chip verrà integrato nei dispositivi commerciali dell’azienda.

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