ACE annuncia la “storica” chiusura della rete pirata Streameast, ma il sito originale continua a trasmettere

L’Alliance for Creativity and Entertainment (ACE) ha celebrato una delle sue più grandi vittorie contro la pirateria online: lo smantellamento di una gigantesca rete di streaming sportivo a marchio Streameast. In collaborazione con le autorità egiziane, l’operazione ha colpito oltre 80 domini, accusati di aver generato la cifra record di 1,6 miliardi di visite in un anno.
Eppure, c’è un dettaglio che fa vacillare il trionfo: lo Streameast originale è ancora online e afferma di non avere nulla a che vedere con la rete appena chiusa.

Una vittoria a metà
Secondo ACE, si trattava della più grande piattaforma illegale di sport in diretta mai esistita. Tra i domini colpiti figurano noti indirizzi come boxingbite.app, nbastreams.app, mlbbite.net, reddit-nba.com e naturalmente streameast.app, che aveva accumulato persino più traffico del sito originale.
Charles Rivkin, presidente della Motion Picture Association (MPA) e figura di punta di ACE, ha parlato di “una clamorosa vittoria nella lotta alla pirateria digitale”. Anche il COO di DAZN, Ed McCarthy, ha applaudito all’operazione, sottolineando come queste piattaforme sottraessero valore allo sport e mettessero a rischio gli utenti.

Leggi anche:
Ma l’originale non molla
Il problema, però, è che l’operazione non ha colpito la radice. Lo Streameast “vero”, gestito dall’operatore che si fa chiamare Quick, non solo è sopravvissuto, ma ha rassicurato subito i suoi utenti:
“Non siamo in alcun modo collegati a loro. Non siamo nemmeno egiziani. Non siamo stati attaccati e i nostri streaming continuano come sempre. Come abbiamo sempre detto: non usate siti falsi!”.
Un paradosso che solleva più domande che certezze: se il “clone” era davvero più grande e più visitato, perché non colpire anche l’originale, già nel mirino della Homeland Security statunitense lo scorso anno?
Il gioco infinito del gatto col topo
La vicenda dimostra ancora una volta la natura del fenomeno IPTV e streaming pirata: chiudere un dominio non basta. I siti si moltiplicano, cambiano indirizzo e spesso sono indistinguibili tra copie, cloni e originali.
ACE può vantare una vittoria di immagine, ma la realtà è che Streameast non solo sopravvive, ma continua a crescere. E per i milioni di utenti sparsi nel mondo, la “storica repressione” rischia di sembrare più uno slogan che una reale svolta.
Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:
- Google News: bit.ly/gurugooglenews
- Telegram: t.me/guruhitech
- X (Twitter): x.com/guruhitech1
- Bluesky: bsky.app/profile/guruhitech.bsky.social
- GETTR: gettr.com/user/guruhitech
- Rumble: rumble.com/user/guruhitech
- VKontakte: vk.com/guruhitech
- MeWe: mewe.com/i/guruhitech
- Skype: live:.cid.d4cf3836b772da8a
- WhatsApp: bit.ly/whatsappguruhitech
Esprimi il tuo parere!
Che ne pensi di questa notizia? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.
Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].
Scopri di più da GuruHiTech
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.