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Addio a GuardaSerie: Cloudflare costretta a bloccare i siti pirata

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Il Tribunale Ordinario di Roma ha accolto il ricorso urgente presentato da RTI, parte del Gruppo Mediaset, ordinando a Cloudflare di interrompere immediatamente la fornitura di servizi ai portali pirata, impedendo così l’accesso degli utenti a questi siti.

GuardaSerie è un portale che distribuisce senza permesso video di diversi programmi televisivi, tra cui “Amici di Maria de Filippi”, “Ciao Darwin” e “Grande Fratello”.

Le analisi tecniche effettuate da Mediaset hanno rivelato che il sito GuardaSerie ha potuto cambiare frequentemente i propri domini grazie ai servizi offerti da Cloudflare, riuscendo così a eludere i controlli e le sanzioni del Garante delle comunicazioni, AGCOM.

I giudici hanno stabilito che Cloudflare è responsabile per “concorso nell’attività illecita di diffusione di opere audiovisive”, di cui Mediaset detiene i diritti esclusivi.

Oltre a dover interrompere i servizi per i portali pirata, Cloudflare è stata condannata a pagare una multa di 1.000 euro per ogni giorno di ritardo nell’adempimento delle disposizioni del tribunale.

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Cloudflare è un’azienda statunitense che fornisce servizi tra cui Content Delivery Network (CDN), protezione contro attacchi DDoS, firewall per applicazioni web e gestione di domini. La sua tecnologia CDN maschera l’origine dei server, proteggendoli da possibili attacchi e complicando i tentativi di bloccare i portali ospitati.

Confronto con la Lega di Serie A

La sentenza del Tribunale di Roma è particolarmente rilevante poiché Mediaset è riuscita a dimostrare la responsabilità di Cloudflare nell’attività illecita dei portali pirata, un risultato che la Lega di Serie A non ha ottenuto con la piattaforma antipirateria Piracy Shield.

A maggio, la Lega di Serie A aveva citato Cloudflare davanti al tribunale di Milano per costringerla a iscriversi a Piracy Shield e rispettare i blocchi imposti dalla piattaforma. Tuttavia, il tribunale ha rigettato il ricorso, affermando che non era compito dell’Autorità Giudiziaria imporre a un operatore internazionale l’iscrizione a una piattaforma italiana.

La vittoria di Mediaset contrasta con la sconfitta della Lega di Serie A, che ha affrontato un “nemico” comune usando approcci diversi. Mediaset ha incentrato la propria azione legale sul sostegno alla trasmissione illecita di contenuti protetti, mentre la Lega di Serie A ha cercato di costringere Cloudflare a aderire a Piracy Shield, una piattaforma che impone blocchi senza contraddittorio.

Sebbene la questione sia complessa, il riconoscimento della responsabilità di Cloudflare da parte di Mediaset ha potuto sfruttare strumenti legali già esistenti nel campo del diritto d’autore. Al contrario, Piracy Shield è un’iniziativa nuova, che ha suscitato critiche anche all’interno di AGCOM, come dimostra il recente caso della commissaria Elisa Giomi, che ha ricevuto una diffida dal Garante per aver sollevato dubbi sul funzionamento della piattaforma.

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