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Addio plastica: nasce il supermateriale trasparente, biodegradabile e più resistente del metallo

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Una pellicola trasparente, flessibile e biodegradabile… ma più resistente del vetro. Sembra fantascienza? Invece è realtà.

Arriva dai laboratori delle università di Rice e Houston, dove un gruppo di scienziati ha creato un nuovo biomateriale rivoluzionario, capace di sostituire completamente la plastica. Ed è prodotto da… batteri.

Cellulosa batterica: la svolta che arriva dalla natura

Il materiale in questione è a base di cellulosa batterica, un biopolimero naturale che non rilascia tossine, non genera microplastiche e si biodegrada completamente. Ma non è solo la sua origine a renderlo speciale: è la struttura interna, incredibilmente ordinata e robusta, il vero punto di forza.

Grazie a una tecnologia brevettata, i ricercatori sono riusciti ad allineare le fibre durante la crescita del materiale. Come? Con un bioreattore rotante, dove i batteri produttori di cellulosa si muovono in una direzione controllata, costruendo una trama uniforme e compatta.

Il risultato è un materiale che può rivaleggiare con acciaio e vetro, ma che al tatto ricorda una pellicola plastica.

Più forte dell’acciaio, più ecologico della carta

I numeri parlano chiaro.

  • La resistenza alla trazione arriva a 436 MPa.
  • Se rinforzato con nitruro di boro, si arriva addirittura a 553 MPa.

Per fare un paragone: si tratta di valori superiori a molti metalli da costruzione, ma con una leggerezza e una trasparenza impensabili nei materiali tradizionali.

E non è tutto: questo biomateriale ha anche una conduttività termica tre volte superiore rispetto alla cellulosa batterica convenzionale, il che lo rende perfetto anche per applicazioni elettroniche ed energetiche.

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Il bello di questa nuova “super-cellulosa” è che può essere plasmata per adattarsi a tantissimi settori:

  • Imballaggi sostenibili e resistenti
  • Tessuti tecnici ed ecologici
  • Componenti elettronici, grazie alla sua conduttività e resistenza
  • Batterie e accumulo energetico
  • Persino materiali da costruzione leggeri e flessibili

In pratica, si tratta di una plastica 2.0, senza gli effetti collaterali devastanti per l’ambiente.

Una nuova era post-plastica? Forse sì

L’obiettivo finale dei ricercatori è chiaro: offrire un’alternativa concreta, sostenibile e ad alte prestazioni ai materiali sintetici che dominano il nostro mondo. E ci sono riusciti senza compromettere né la funzionalità né la resistenza.

In un’epoca in cui la plastica è ovunque — nei mari, nell’aria, nel nostro sangue — la possibilità di sostituirla con un materiale naturale, pulito e performante potrebbe davvero segnare una svolta.

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