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AI e Data Analysis: il team di Central Marketing Intelligence analizza l’impatto dell’intelligenza artificiale sul settore

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Il marketing è un settore in costante evoluzione, grazie al progresso tecnologico e soprattutto grazie all’intelligenza artificiale, che permette non solo di analizzare grosse quantità di dati in maniera più efficiente e rapida, ottenendo comunque un risultato ottimale, ma anche di sviluppare idee creative, migliorare l’esperienza per il cliente e l’efficienza dei propri servizi.

Per farci guidare alla scoperta delle opportunità che questo progresso sta creando abbiamo interpellato gli esperti di Big Data e Market Intelligence di CMI che, tra le altre cose, ci aiuteranno a comprendere quali sfide porti con sé l’AI in relazione all’analisi dei dati per il marketing. Partiamo però da una definizione: cosa sono i Big Data? Sono tutti quei dati che forniamo tramite i nostri dispositivi digitali, ad esempio visitando pagine web e mettendo like a dei contenuti; si tratta di una mole enorme di informazioni eterogenee che costituiscono un vero e proprio patrimonio utile a ottimizzare interi settori, dal turismo alla sanità, e – stando a quanto dice l’Osservatorio della School of Management del PoliMi – possono aiutare anche nella gestione delle catastrofi naturali.

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Perché queste enormi quantità di dati possano essere utili in ambito aziendale bisogna verificarne la qualità e la veridicità, nonché la loro capacità di generare valore economico. Inoltre, bisogna avere chiaro quale obiettivo si intende perseguire, in poche parole: cosa vogliamo fare con questi dati? Qualunque sia il nostro obiettivo, un approccio data driven è imprescindibile; ma ora vediamo come si sta evolvendo il settore.

Da CMI ci dicono che l’intelligenza artificiale, grazie alle sue applicazioni, sta diventando sempre più il motore propulsore del marketing. In primis dà modo di gestire grandi dataset ed effettuare previsioni basandosi sui dati estratti da essi, consentendo di capire l’andamento dell’azienda sul mercato e predire le preferenze dei clienti in base al loro comportamento, migliorandone l’esperienza. Inoltre, permette di investigare il sentiment dei clienti tramite l’analisi delle loro recensioni, dei post sui social e delle chiavi di ricerca utilizzate, grazie a modelli di NLP (Natural Language Processing). L’AI migliora l’esperienza del cliente anche perché dà la possibilità di fornire supporto rapidamente a qualsiasi giorno e ora, tramite i chatbot che automatizzano la risoluzione delle problematiche più frequenti e delle task più ripetitive.

Un’altra opportunità viene offerta dall’Edge AI, che consente di analizzare i dati in tempo reale, andando molto vicino alla loro fonte ed evitando di doversi affidare a strutture come il cloud per la loro archiviazione in attesa della loro analisi. Consente, quindi, di ridurre la latenza dei dati, analizzandoli direttamente sui dispositivi più vicini (da qui il termine “edge”) all’utente, riducendo i ritardi che derivano dal loro invio a cloud o server centrali. Inoltre permette di risparmiare sulla banda e di aumentare la sicurezza evitando di esporre dati a server esterni.

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L’AI, tra le altre cose, consente di fare analisi aumentata dei dati, migliorando e automatizzando i processi. Vengono così resi automatici i compiti più ripetitivi come la pulizia dei dati e il riconoscimento dei pattern, scoprendo correlazioni e tendenze in maniera rapida ed efficiente, e permettendo di accedere ai dati tramite chatbot o dashboard che ne facilitano la consultazione all’utente.

Infine, l’AI permette di migliorare la produttività dell’azienda mettendo a disposizione in modo facile e intuitivo i dati per tutte le divisioni aziendali; così si può aumentare l’efficienza dei processi aziendali su tutti i livelli, incluso il decision-making.

Questi sono solo alcuni degli impatti che l’intelligenza artificiale sta avendo nel settore marketing. Il progresso è costante e sempre più rapido, dunque non resta che vedere cosa ci riserverà il 2025.

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