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Allarme “Grande Fratello” in Scozia per il nuovo sistema di ID digitale

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Il governo scozzese ha lanciato ScotAccount, un sistema nazionale di identificazione digitale pensato per semplificare l’accesso a oltre 40 servizi pubblici, dall’assistenza sanitaria alle tasse, fino ai sussidi. Ma mentre l’iniziativa promette maggiore efficienza, i difensori della privacy avvertono: un database centralizzato potrebbe trasformarsi in una minaccia per le libertà individuali, esponendo i cittadini a rischi di hackeraggi e sorveglianza.

Cos’è ScotAccount?

Erede del progetto pilota Digital Identity Scotland, ScotAccount offre un’identità digitale unificata per accedere a servizi come la verifica dei precedenti penali, le registrazioni funebri e, in futuro, la gestione di tasse e dati sanitari. Per registrarsi, gli utenti devono fornire dati biometrici (foto, passaporto o patente), verificati tramite partner come Experian. Il governo sottolinea che il sistema utilizza crittografia avanzata e protocolli di autenticazione per proteggere le informazioni e ridurre le frodi.

Attualmente volontario, ScotAccount è in fase beta, ma l’obiettivo è chiaro: rendere la governance digitale più fluida. Tuttavia, questa centralizzazione dei dati sta sollevando interrogativi su sicurezza e libertà di scelta.

I rischi di un database centralizzato

Organizzazioni come Big Brother Watch lanciano l’allarme, definendo ScotAccount un “paradiso per hacker”. Madeleine Stone, portavoce del gruppo, avverte che un unico archivio contenente dati biometrici, finanziari e sanitari potrebbe diventare un bersaglio irresistibile per i criminali informatici o persino per governi ostili. Una violazione potrebbe compromettere identità e privacy su vasta scala.

Gli esperti di sicurezza, come l’azienda tecnologica Bridewell, condividono queste preoccupazioni, evidenziando il pericolo di furti di identità o sorveglianza di massa. Anche se il governo scozzese garantisce che il sistema è sicuro, i critici temono che la concentrazione di informazioni sensibili aumenti inevitabilmente i rischi.

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Volontario o obbligatorio di fatto?

Sebbene ScotAccount sia formalmente opzionale, i critici sostengono che potrebbe diventare un requisito implicito. Con sempre più servizi che migrano verso il digitale, chi non adotta un’identità digitale rischia di essere escluso da funzioni essenziali. “Serve un diritto legale a un’identità non digitale”, insiste Stone, per tutelare chi non ha accesso alla tecnologia o diffida dei sistemi centralizzati.

Esempi internazionali, come i sistemi di identificazione digitale in Cina e India, hanno già suscitato critiche per il loro potenziale di sorveglianza. In Scozia, l’assenza di garanzie chiare alimenta lo scetticismo, nonostante le rassicurazioni ufficiali che escludono intenti di controllo.

Il governo SNP non sembra intenzionato a rallentare: un contratto da 1,54 milioni di dollari è stato assegnato a Scott Logic per completare lo sviluppo di ScotAccount. Con i programmi pilota in espansione, l’infrastruttura digitale della Scozia si prepara a un cambiamento radicale, ma a quale costo?

Il dibattito su ScotAccount non è isolato. Progetti simili, come l’ID digitale post-Brexit nel Regno Unito, hanno sollevato polemiche analoghe, mentre il GDPR europeo riflette la crescente preoccupazione per l’abuso dei dati. La Scozia si trova a un bivio: l’efficienza digitale può convivere con la privacy, o il prezzo dell’integrazione è troppo alto?

Madeleine Stone sintetizza il dilemma: “Non è solo una questione di tecnologia, ma di scegliere se dare priorità ai diritti individuali o alla convenienza”. In un mondo segnato da minacce informatiche e autoritarismo, le decisioni prese oggi potrebbero ridefinire il concetto di libertà domani.

ScotAccount rappresenta una svolta per la governance moderna, con il potenziale di semplificare la vita dei cittadini e ridurre le frodi. Ma senza garanzie robuste per la privacy e alternative non digitali, rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Il dibattito trascende i confini scozzesi, toccando una questione globale: come bilanciare innovazione e autonomia in un’era sempre più digitale?

La Scozia ha l’opportunità di tracciare una strada virtuosa, ma solo il tempo dirà se ScotAccount sarà un passo verso il progresso o un’ombra distopica.

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