Amici virtuali, rischi reali: il lato oscuro dell’IA per gli adolescenti

Chi ascolta davvero i segreti degli adolescenti di oggi? Non sempre un compagno di banco o un amico del quartiere: sempre più spesso, il “confidente” è un’intelligenza artificiale.
Negli Stati Uniti e in altri Paesi, milioni di ragazzi si stanno legando a compagni virtuali, disponibili 24 ore su 24, pronti ad ascoltare senza mai giudicare. Una relazione che, per alcuni, sta diventando più intensa e frequente di quelle con persone in carne e ossa.
Quello che sembrava un semplice passatempo digitale si sta trasformando in un fenomeno sociale che preoccupa psicologi, educatori e genitori. Perché questi “amici digitali” sono così attraenti? E quali rischi si nascondono dietro la loro presenza costante?
Perché i compagni virtuali conquistano gli adolescenti
App come Character.ai e Replika.ai offrono agli utenti la possibilità di creare amici o partner virtuali personalizzati, con cui parlare in chat, voce o video.
Le loro armi di seduzione?
- Disponibilità illimitata: non dormono mai.
- Riservatezza totale: niente pettegolezzi, nessuna fuga di segreti.
- Zero conflitti: sempre comprensivi e pronti a dare ragione all’utente.
Per un adolescente che si sente solo o incompreso, queste caratteristiche sono irresistibili. E i dati lo confermano: negli USA, tre adolescenti su quattro che hanno provato queste app dichiarano di usarle regolarmente, e per uno su cinque il rapporto con l’IA è paragonabile, in termini di tempo e intensità, a un’amicizia reale.

Leggi anche:
I rischi nascosti: dipendenza, isolamento e contenuti pericolosi
Dietro il comfort emotivo si celano pericoli concreti. Gli esperti avvertono che l’uso intensivo di questi strumenti può portare:
- Perdita di competenze sociali: meno interazioni faccia a faccia, più difficoltà a gestire relazioni reali.
- Aspettative irrealistiche: il mondo reale non è fatto di risposte perfette e attenzioni costanti.
- Dipendenza emotiva: alcuni ragazzi faticano a staccarsi dall’app, anche in momenti di ansia o depressione.
Il problema si aggrava quando si parla di contenuti sessuali inappropriati: test indipendenti hanno dimostrato che alcune IA sono disposte a partecipare a giochi di ruolo a sfondo sessuale con utenti che si presentano come adolescenti, senza alcuna verifica seria dell’età.
Altri casi riguardano la creazione di “camere dell’eco” dove vengono rinforzate idee estremiste o atteggiamenti misogini.
I più vulnerabili? Secondo le ricerche, i ragazzi tra i 13 e i 14 anni e quelli con fragilità emotive o fisiche.
Non solo rischi: quando la tecnologia può aiutare
Non tutto è negativo. In contesti controllati, alcune app hanno mostrato potenziali benefici: aiutare a gestire la solitudine, fornire un supporto emotivo immediato e persino stimolare conversazioni che i ragazzi non si sentirebbero pronti ad affrontare dal vivo.
Ma la ricerca è ancora agli inizi e non esistono certezze sugli effetti a lungo termine.
Il ruolo di genitori, scuole e aziende tecnologiche
Gli esperti concordano su un punto: la supervisione è fondamentale.
I genitori dovrebbero parlare apertamente con i figli di queste interazioni, spiegare la differenza tra un rapporto umano e uno artificiale, e incoraggiare la socialità offline.
Le scuole, invece, possono includere nei programmi lezioni sull’uso consapevole dell’IA, per fornire strumenti critici ai giovani.
Infine, il compito delle aziende tecnologiche e dei regolatori è garantire verifiche d’età reali, sistemi di sicurezza efficaci e regolamentazioni chiare.
Perché, in un mondo in cui il confine tra reale e virtuale è sempre più sfumato, proteggere i più giovani non è solo un dovere etico: è una corsa contro il tempo.
Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:
- Google News: bit.ly/gurugooglenews
- Telegram: t.me/guruhitech
- X (Twitter): x.com/guruhitech1
- Bluesky: bsky.app/profile/guruhitech.bsky.social
- GETTR: gettr.com/user/guruhitech
- Rumble: rumble.com/user/guruhitech
- VKontakte: vk.com/guruhitech
- MeWe: mewe.com/i/guruhitech
- Skype: live:.cid.d4cf3836b772da8a
- WhatsApp: bit.ly/whatsappguruhitech
Esprimi il tuo parere!
Che ne pensi di questa notizia? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.
Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].
Scopri di più da GuruHiTech
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.