App Store consentirà agli sviluppatori di comunicare su un sistema di pagamento alternativo
Apple modificherà leggermente i termini di utilizzo del suo negozio di applicazioni. Gli sviluppatori potranno comunicare via e-mail con i propri clienti per spingerli a pagare i propri acquisti sul proprio sito web o su un’altra piattaforma.
Pressata da tutte le parti da numerose inchieste finalizzate a pratiche anticoncorrenziali, Apple sta compiendo un piccolo sforzo e distendendo al minimo le condizioni di utilizzo dell’App Store.
Gli sviluppatori potranno comunicare su altri sistemi di pagamento… secondo le regole imposte da Apple
Il punto più atteso dagli sviluppatori è dunque la possibilità che viene loro lasciata di comunicare su mezzi di pagamento diversi da quello proposto da Apple e su cui quest’ultima fora il 30% dell’importo dell’acquisto o dell’abbonamento.
Apple spiega che ora gli sviluppatori potranno inviare un’e-mail ai propri utenti per informarli di un sistema di pagamento alternativo, ad esempio sul proprio sito web, che sfugge alla puntura operata da Apple.
Questa è la soluzione adottata ad esempio da Spotify o Netflix, che non permette di iscriversi dalle proprie applicazioni. Tra pochi giorni potranno avvisare i loro futuri clienti dopo la loro registrazione; ma solo se gli utenti acconsentono a ricevere comunicazioni commerciali.
Un collegamento diretto dall’applicazione al sito web non sembra essere all’ordine del giorno, ma Apple non è ancora chiara sui mezzi di comunicazione autorizzati.
Nel mirino dei regolatori, App Store costretta a mettere un po’ d’acqua nel suo vino
Altra novità annunciata da Apple, il listino si evolverà. Gli sviluppatori devono attualmente scegliere il loro prezzo tra poco meno di un centinaio indicato in una griglia predisposta dal produttore. Questa lista ora aumenterà a 500.
Apple istituirà un fondo di circa $ 100 milioni per aiutare gli sviluppatori statunitensi con ricavi inferiori a $ 1 milione all’anno tra il 2015 e il 2021. Ciascuno riceverà un importo compreso tra $ 250 e $ 30.000, a seconda del proprio impegno sulla piattaforma , come ad esempio il tasso di risposta ai commenti.
Apple si impegna infine a non modificare l’algoritmo di ricerca dell’App Store nei prossimi tre anni e a pubblicare una nuova sezione sul portale degli sviluppatori al fine di spiegare meglio il processo di validazione dell’app e i vari punti che possono bloccare la pubblicazione del software o un aggiornamento .
Resta da vedere se queste timide concessioni saranno apprezzate dai vari organi di regolamentazione e giudici incaricati delle varie denunce presentate contro Apple sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea.
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