Apple M5: il nuovo chip domina Geekbench e stabilisce un record mondiale

Apple ha appena alzato l’asticella. Pochi giorni dopo la sua presentazione ufficiale, il nuovo processore M5, che alimenta i più recenti iPad Pro e MacBook Pro, ha fatto la sua comparsa su Geekbench, e i risultati parlano da soli: nuovo record mondiale per un chip ARM consumer.
Il nuovo re del single-core
Nel test single-threaded, l’M5 ha totalizzato 4.263 punti, superando di slancio i 3.748 punti del suo predecessore, il già eccellente Apple M4.
Si tratta di un incremento del 13%, ma soprattutto del punteggio più alto mai registrato per un processore basato su architettura ARM destinato al mercato consumer.
Per capire la portata del risultato, basta confrontarlo con il colosso Intel Core i9-14900KS, un chip desktop di fascia altissima e con architettura x86-64, che nello stesso test ha ottenuto 4.457 punti. L’M5, quindi, si avvicina pericolosamente alle prestazioni dei migliori processori desktop, pur consumando una frazione dell’energia.

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Più efficiente, più intelligente, sempre Apple
Secondo i dati preliminari, il chip M5 mantiene l’architettura 10-core (CPU e GPU) ma introduce miglioramenti significativi nella gestione energetica e nel caching interno.
Il risultato? Prestazioni elevate e consumi ridotti, una combinazione che consolida la posizione di Apple nel mercato dei laptop ultraperformanti e dei tablet professionali.
L’M5 integra anche un motore neurale di nuova generazione, ottimizzato per i calcoli di intelligenza artificiale e per l’elaborazione in tempo reale di linguaggio, immagini e modelli predittivi.
Questo lo rende non solo un chip potente, ma anche strategico per il futuro della piattaforma Apple Intelligence, destinata a essere la colonna vertebrale dell’ecosistema macOS e iPadOS.
Snapdragon X2 Elite Extreme non regge il confronto
Il diretto concorrente, Snapdragon X2 Elite Extreme, pensato da Qualcomm per sfidare i chip Apple sui laptop ARM-based, si ferma a meno di 4100 punti in single-thread, pur funzionando a frequenze di clock più alte.
In multi-threading ottiene risultati migliori, grazie ai suoi 18 core contro i 10 dell’M5, ma resta meno efficiente e soprattutto più energivoro.
In altre parole: Apple continua a dominare il segmento premium, unendo potenza, autonomia e integrazione software in un modo che nessun concorrente sembra in grado di eguagliare.
Un nuovo standard per l’era dell’intelligenza artificiale
Con il chip M5, Apple dimostra ancora una volta che la sua strategia di progettazione interna è imbattibile.
Mentre i rivali cercano di inseguire con soluzioni ibride, Cupertino continua a dettare la direzione del mercato, trasformando i suoi dispositivi in vere e proprie macchine di calcolo per l’IA.
Il messaggio è chiaro: il futuro del computing è Apple Silicon, e l’M5 ne è la prova più potente mai registrata — letteralmente.
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