Apple Music dichiara guerra a Spotify: ora puoi trasferire le tue playlist

Apple ha appena messo a segno un colpo che potrebbe cambiare gli equilibri nel mondo dello streaming musicale. Da oggi, infatti, gli abbonati Apple Music possono trasferire playlist e brani da altri servizi, come Spotify, direttamente nella propria libreria, senza dover ricostruire tutto da zero. Una funzione che sembra passata in sordina, ma che potrebbe rivelarsi un’arma decisiva nella battaglia tra piattaforme.
La novità è disponibile all’interno delle impostazioni dell’app Musica e, al momento, è stata lanciata in paesi chiave come USA, Regno Unito, Brasile, Canada, Francia e Germania, con ulteriori regioni in arrivo.

Come funziona il trasferimento
Il motore che rende possibile questa migrazione è SongShift, un servizio di terze parti che accede alla libreria musicale dell’utente e ricostruisce playlist e raccolte direttamente in Apple Music. Il sistema cerca equivalenti dei brani all’interno del catalogo Apple e, in caso di dubbi, chiede conferma all’utente.
Non tutto fila ancora liscio: alcuni utenti hanno segnalato messaggi confusi e trasferimenti bloccati (“Attualmente occupato, riprova più tardi”). Ma è chiaro che, una volta risolte queste incertezze, il processo sarà in grado di spianare la strada a una migrazione di massa da Spotify verso Apple Music.

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Perché questa mossa è importante
Per le famiglie, spesso divise tra dispositivi Android e iOS o costrette a gestire abbonamenti diversi, la funzione può essere rivoluzionaria: finalmente sarà possibile consolidare tutto su una sola piattaforma.
La mossa di Apple arriva anche in un momento delicato per Spotify, che ha sollevato polemiche con la sua IA capace di imitare artisti famosi e con investimenti controversi nell’AI militare, spingendo molte band indipendenti a prendere le distanze.
Cosa cambia per gli utenti
Il successo di questa novità dipenderà dalla copertura del catalogo Apple Music rispetto a quello di Spotify. Apple invita gli utenti a completare la migrazione e a verificare le playlist prima di cancellare eventuali abbonamenti, per evitare di perdere brani non ancora disponibili.
Con questa mossa, però, Apple Music non è più solo un’alternativa: diventa un’opzione concreta, flessibile e più attraente per chi vuole lasciare Spotify, con un processo di migrazione che, fino a ieri, era il principale ostacolo.
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