Approvati i caricabatterie universali: quando entreranno in vigore?

In un futuro non troppo lontano, i dispositivi elettronici potranno essere ricaricati tutti con lo stesso caricabatterie. Dalle fotocamere digitali agli smartphone, dagli e-reader ai tablet, per ogni device si dovrà fare riferimento al modello Usb-C.
Si tratta di una decisione che è stata adottata per soddisfare molteplici esigenze. La prima è, ovviamente, quella di assecondare i bisogni degli utenti, che non saranno più costretti a cercare un caricabatterie specifico per ogni prodotto elettronico. La seconda è di carattere ambientale, perché permette di ridurre la produzione dei caricatori e, quindi, i rifiuti. L’accordo relativo al caricabatterie universale è stato trovato dal Consiglio UE e dal Parlamento europeo. Questo è avvenuto dopo che il Parlamento stesso aveva approvato la revisione della Direttiva 2014/53 sulle apparecchiature radio.
Che cosa cambia da adesso in poi
La direttiva rappresenta il traguardo di una strada che è durata dieci anni. Grazie ad essa potremo avere a che fare con un caricatore solo per tutti i dispositivi elettronici, ma non è tutto. Infatti, è stata armonizzata la velocità di ricarica per i device che agevolano la ricarica rapida. Questo vuol dire che gli utenti potranno caricare i propri device a una velocità sempre uguale, a prescindere dal tipo di caricabatterie compatibile usato.
Le power bank portatili
In virtù di questa svolta, anche i caricabatterie portatili potranno beneficiare dello stesso cavo per la ricarica dei device. Questa è una notizia importante, soprattutto se si considera che molti possiedono una power bank personalizzata. Infatti, si tratta di un dispositivo decisamente comodo per chi viaggia spesso e non sempre ha accesso a una presa di corrente.
Quando entreranno in vigore le nuove regole
Le nuove regole entreranno in vigore a partire dal 2024. In questo modo si potrà impiegare un caricabatterie solo per cuffie in-ear, cellulari, auricolari e ogni altro device elettronico portatile di medie e piccole dimensioni. Questo elenco include anche gli altoparlanti portatili ricaricabili con cavo cablato e le console per videogiochi portatili. Ebbene, tutti i device saranno per forza muniti di una porta USB-C, a prescindere dal produttore. Inoltre, entro 40 mesi dovranno adeguarsi ai requisiti anche i laptop.
Non è finita qui, perché in base alla direttiva i consumatori dovranno poter usufruire di informazioni complete e trasparenti sulle caratteristiche di carica dei nuovi device. Questo è necessario affinché possano controllare la compatibilità con i caricatori di cui già dispongono. I clienti avranno la possibilità di decidere se comprare i nuovi device con dispositivo di ricarica o senza. In base alle stime della Ue, grazie ai nuovi obblighi i consumatori potranno risparmiare ogni anno circa 250 milioni di euro evitando di comprare inutilmente nuovi caricabatterie.
I prossimi passi: caricatori wireless
Va detto, peraltro, che la direttiva sul caricabatterie unico è solo l’inizio di un percorso più lungo e con un orizzonte più ampio. È intenzione del Parlamento Europeo raggiungere entro il 2026 l’interoperabilità delle tecnologie di ricarica senza fili. Questo avverrà attraverso un miglioramento delle informazioni disponibili ai consumatori tramite etichette dedicate. Inoltre, l’idea è di espandere la proposta con l’aggiunta dei computer portatili e altri device conformi alle nuove regole. Le aziende produttrici hanno già compiuto passi verso lo standard Qi, un sistema di ricarica universale.
Il risparmio economico per i consumatori
Nei Paesi della Ue, solo nel 2020 sono stati venduti circa 420 milioni di dispositivi elettronici portatili (telefoni cellulari e altro). I numeri sono chiari: ogni consumatore in media ha tre caricabatterie per smartphone e ne utilizza due. A dispetto di queste cifre, il 38% degli utenti ha avuto difficoltà nel ricaricare lo smartphone almeno una volta. Questo è successo a causa della mancata compatibilità dei caricabatterie disponibili. Una situazione di questo tipo provoca disagi ed è un costo per i clienti.
Ogni anno vengono spesi circa 2 miliardi e 400 milioni di euro per l’acquisto di caricabatterie separati, cioè acquistati a parte rispetto ai device elettronici. Ecco il motivo per cui le nuove regole vanno incontro alle esigenze dei consumatori. Questi potranno risparmiare cifre importanti usufruendo di caricabatterie con compatibilità universale.
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