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Attento ai prefissi +355, +225 e +233: la “chiamata persa” che ti svuota il portafoglio

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Negli ultimi mesi sempre più persone stanno ricevendo chiamate sospette con prefissi internazionali come +355 (Albania), +225 (Costa d’Avorio) o +233 (Ghana). Arrivano sia su telefono che su WhatsApp, durano appena un paio di squilli e spariscono prima che si possa rispondere. La tentazione di richiamare è forte, ma farlo può trasformarsi in un errore molto costoso.

In Spagna, la Guardia Civil ha lanciato un avviso ufficiale su questo fenomeno, noto come truffa della chiamata persa” o, a livello internazionale, “Wangiri scam”.

Come funziona la truffa

Il meccanismo è tanto semplice quanto subdolo. I truffatori utilizzano sistemi informatici capaci di generare centinaia di migliaia di chiamate in pochi minuti. L’obiettivo? Creare curiosità e indurre la vittima a richiamare il numero sconosciuto.

La chiamata dura meno di due secondi, giusto il tempo di lasciare una notifica sullo schermo. Quando la vittima richiama, parte la trappola:

  • La linea si apre su numeri internazionali con tariffe esorbitanti, e ogni secondo fa guadagnare soldi agli organizzatori della frode.
  • In certi casi si viene dirottati verso servizi a pagamento che prosciugano il credito o aumentano in modo drastico la bolletta.

Secondo Movistar, tra il 10% e il 15% delle persone cade nel tranello e richiama, permettendo ai truffatori di incassare migliaia di euro a ogni ondata di chiamate automatiche.

Perché usano prefissi stranieri

I truffatori preferiscono numeri con prefissi di Paesi lontani perché:

  • Rendono più difficile il tracciamento da parte delle autorità.
  • Sfruttano l’ignoranza o la curiosità delle vittime: chi riceve un +225 o un +233 spesso non sa a chi appartenga.
  • Creano un senso di urgenza o mistero, spingendo a richiamare per paura di aver perso una chiamata importante.

Tra i prefissi più usati in queste truffe ci sono: +355 (Albania), +225 (Costa d’Avorio), +233 (Ghana), +234 (Nigeria), +212 (Marocco), +216 (Tunisia), +236 (Repubblica Centrafricana) e molti altri.

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Quanto può costarti un errore di un minuto

Immagina di ricevere una chiamata persa con prefisso +225. Decidi di richiamare, resti in linea solo un minuto e poi riattacchi. Potresti trovarti con costi internazionali di decine di euro in bolletta, che finiranno direttamente nelle tasche dei truffatori.

Non serve nemmeno parlare con qualcuno: spesso basta che la chiamata vada a segno e scatti la tariffazione speciale.

Come difendersi da questa truffa

Le regole d’oro per proteggersi sono semplici ma fondamentali:

  • Non richiamare mai numeri sconosciuti con prefissi internazionali. Se pensi possa essere importante, cerca il prefisso su Google: troverai subito segnalazioni di truffa.
  • Diffida delle chiamate che durano meno di due squilli. È il modus operandi tipico di questa frode.
  • Proteggi i tuoi dati personali online. Non pubblicare il tuo numero di telefono in siti o social non sicuri.
  • Controlla regolarmente la bolletta. Se vedi addebiti strani, contatta subito il tuo operatore.
  • Avvisa amici e familiari. Molti anziani o utenti meno esperti sono i più vulnerabili a queste chiamate-trappola.

Una truffa globale che colpisce tutti

La frode Wangiri non è un problema circoscritto: colpisce utenti in tutto il mondo. L’arma principale dei criminali è la curiosità umana, e proprio per questo risulta così difficile da combattere.

In un’epoca in cui il telefono è parte integrante della nostra vita, imparare a riconoscere questi segnali è fondamentale per non cadere nella rete di chi vive alle spalle degli altri.

La prossima volta che ricevi una chiamata sospetta con prefisso internazionale, ricorda: non rispondere e non richiamare. La tua bolletta ti ringrazierà.

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