Avvocati a rischio estinzione? Negli USA i cittadini vincono in tribunale con l’aiuto di ChatGPT

Negli Stati Uniti si sta verificando un fenomeno sorprendente: sempre più cittadini si difendono in tribunale grazie all’intelligenza artificiale — e in molti casi, vincono anche contro il parere dei loro stessi avvocati.
Secondo NBC News, una donna californiana, Lynn White, ha ribaltato la propria causa legale utilizzando ChatGPT e Perplexity come assistenti digitali. Il suo avvocato le aveva già consigliato di arrendersi, ma l’IA ha analizzato per lei le sentenze precedenti, elaborato strategie difensive e individuato errori procedurali. Il risultato? Sfratto annullato, niente multe e 70.000 dollari di tasse arretrate cancellati.
“Il mio avvocato aveva perso, ma ChatGPT mi ha insegnato a leggere le leggi meglio di lui”, ha dichiarato la donna a NBC.
Dall’assistente legale virtuale al “nuovo difensore digitale”
E non si tratta di un caso isolato. A New York, Richard Hoffmann ha vinto una causa civile contro il suo ex datore di lavoro senza un avvocato, affidandosi unicamente all’intelligenza artificiale per preparare la difesa.
L’IA lo ha aiutato a studiare precedenti legali, compilare documenti e costruire una strategia efficace. Hoffmann ha descritto l’esperienza come “avere un consulente legale gratuito, sempre disponibile e instancabile”.
Questi casi dimostrano come la tecnologia stia ridisegnando il concetto stesso di accesso alla giustizia: non più un privilegio per chi può permettersi costosi studi legali, ma un servizio alla portata di tutti, mediato da strumenti digitali sempre più potenti.

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Il fenomeno, però, divide la comunità giuridica.
Nel 2023, il modello GPT-4 di OpenAI aveva già superato l’esame di abilitazione forense americano con punteggi da top 10% dei candidati, ma gli esperti del MIT avvertono che affidarsi ciecamente all’IA è rischioso: le risposte possono essere plausibili ma non sempre corrette o aggiornate.
Le intelligenze artificiali non hanno ancora piena comprensione del contesto legale e umano delle cause, ma per molti americani disperati o esclusi dai servizi legali, rappresentano l’unica alternativa concreta.
Il futuro della giustizia?
Ciò che fino a pochi anni fa sembrava fantascienza oggi è realtà: algoritmi che vincono in tribunale contro persone in carne e ossa.
Per alcuni è una rivoluzione democratica, per altri un pericoloso precedente che potrebbe minare la professionalità degli avvocati.
Una cosa è certa: la giustizia “assistita dall’IA” non è più un esperimento, ma un trend in crescita. E se l’intelligenza artificiale continua a imparare a questo ritmo, presto potremmo assistere a processi in cui l’avvocato più preparato… non sarà umano.
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