Caos online: blackout simultaneo su Steam, PSN e Xbox Live. I gamer sospettano un attacco DDoS

7 ottobre 2025 — Giornata di panico per milioni di giocatori in tutto il mondo. Steam, PlayStation Network, Xbox Live, Epic Games e Riot Games sono andati in tilt quasi nello stesso momento, scatenando un’ondata di teorie e sospetti: per molti utenti, non si tratta di una semplice coincidenza.
Negli ultimi anni, il gaming è diventato un ecosistema costantemente connesso: download, cloud save, classifiche, microtransazioni, matchmaking. Tutto passa dai server. E quando questi si spengono, si ferma un intero universo digitale.
Steam e gli altri in blackout
Il primo segnale di crisi è arrivato da Steam, dove nel giro di 24 ore lo store e tutti i servizi collegati — inclusi Counter-Strike 2, Dota 2 e il Workshop — sono andati offline due volte. Valve, come da tradizione, ha preferito non commentare.
Poco dopo, i gamer hanno notato problemi analoghi su PSN, Xbox Live, Epic Games Store e sui server di Riot Games. Disconnessioni improvvise, accessi negati, partite sospese e impossibilità di autenticarsi. Una vera e propria paralisi digitale durata ore, con picchi di frustrazione sui social.
Curiosamente, le interruzioni si sono verificate a intervalli ravvicinati, tanto che i forum e i canali Discord hanno iniziato a collegare gli eventi. La coincidenza è apparsa troppo perfetta per essere casuale.
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La teoria del super attacco DDoS
La spiegazione più condivisa tra i giocatori è una sola: un attacco DDoS coordinato contro i colossi del gaming online. Gli attacchi di questo tipo, che sovraccaricano i server con milioni di richieste fasulle, sono spesso usati per testare nuove botnet o per vendicarsi di aziende del settore.
Un’altra ipotesi, più inquietante, è che qualcuno stia testando una nuova “bot farm” su scala industriale, una rete di dispositivi compromessi capace di mandare in tilt perfino le infrastrutture più robuste. Un modo per impressionare — e attirare — potenziali clienti nel mercato nero.
Per ora, nessun gruppo ha rivendicato l’attacco. Ma l’assenza di comunicati ufficiali da parte di Valve, Sony o Microsoft non ha fatto che alimentare la paranoia collettiva.
Coincidenza o avvertimento?
Alcuni esperti di sicurezza informatica, pur non escludendo la pista DDoS, invitano alla prudenza. Secondo loro, un aggiornamento di rete o un problema nei sistemi CDN condivisi tra più piattaforme potrebbe aver generato un effetto domino. Tuttavia, la sincronia tra i disservizi resta difficile da spiegare come semplice errore tecnico.
Se si trattasse davvero di un attacco, l’episodio dimostrerebbe ancora una volta quanto il mondo del gaming sia vulnerabile alle azioni di pochi individui armati di software e connessioni potenti. E mentre le aziende tacciono, la rete ribolle di teorie: da un test dei servizi di cloud gaming fino a un avvertimento lanciato alle Big Tech del settore.
Una cosa è certa: mai come oggi il gioco online dipende da server che non dormono mai. E quando cadono, anche solo per qualche ora, si ferma un intero pianeta fatto di tornei, streaming e comunità globali.
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