ChatGPT si fa “social”: arrivano le chat di gruppo per collaborare in tempo reale

OpenAI apre una nuova fase nell’evoluzione del suo assistente: ChatGPT diventa finalmente uno spazio di conversazione condivisa, grazie all’introduzione delle chat di gruppo, una funzione che porta il chatbot direttamente nel territorio della collaborazione reale, dove più persone possono parlare, creare e lavorare insieme… con l’AI nel mezzo.
Questa modalità apre scenari completamente nuovi: dalla scelta del ristorante per una serata tra amici, fino alla pianificazione di progetti complessi, brainstorming, lezioni, contenuti e tutto ciò che richiede un “tavolo virtuale” condiviso.
E questa volta ChatGPT non interviene come un bot intrusivo: si comporta quasi come un membro aggiunto del gruppo.
Come funzionano le nuove chat di gruppo
Creare una chat è semplicissimo: basta toccare l’icona nell’angolo in alto a destra e aggiungere i partecipanti. ChatGPT genera automaticamente una copia dedicata della conversazione, così la chat privata rimane separata e non si perde nulla.
È possibile invitare fino a 20 persone tramite link condivisibile, e chiunque nel gruppo può inoltrarlo. ChatGPT utilizza GPT-5.1 Auto, con tutto ciò che comporta:
- Ricerca integrata
- Caricamento file
- Generazione immagini
- Input vocale
- Interazione avanzata con i contenuti
Insomma, non un semplice bot in mezzo alla chat, ma un vero assistente multitasking.
Competenze “social”: ChatGPT ora capisce il contesto del gruppo
Nelle chat di gruppo ChatGPT diventa più intelligente anche sul piano sociale.
Non parla a caso, non interrompe, non invade la conversazione: entra solo quando serve, seguendo il ritmo naturale del gruppo.
E se qualcuno vuole coinvolgerlo direttamente, basta menzionarlo per nome.
Può anche:
- Reagire agli emoji,
- usare gli avatar dei partecipanti,
- generare immagini personalizzate basate sui membri del gruppo,
- mantenere il focus sul tema senza deviare.
Ogni gruppo può essere rinominato, personalizzato, gestito e silenziato dalle impostazioni dedicate.

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Privacy: le chat di gruppo sono completamente separate
OpenAI sottolinea un punto fondamentale: le chat di gruppo non accedono alla memoria personale dell’utente.
Niente viene mescolato, salvato o utilizzato altrove.
Per entrare serve sempre una conferma manuale, e si può uscire in qualunque momento.
Per i minori sono previste restrizioni automatiche nei gruppi misti, che riducono la visibilità dei contenuti sensibili. I genitori, inoltre, possono disattivare la funzione.
Disponibilità e futuro della funzione
Le chat di gruppo sono appena arrivate in modalità pilota e sono disponibili — per ora — sulle app web e mobile di ChatGPT in Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda e Taiwan.
La funzione è aperta agli utenti Free, Go, Plus e Pro.
OpenAI chiarisce che questo è solo il primo passo verso una collaborazione AI più completa e naturale. Le prossime evoluzioni dipenderanno in gran parte dai feedback iniziali.
Se l’esperimento funzionerà, ChatGPT potrebbe diventare non soltanto un assistente personale, ma un vero collaboratore digitale condiviso, capace di partecipare a gruppi di lavoro, studio e creatività in maniera fluida e intelligente.
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