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Clickbait da 676 GB: la bufala su GTA VI che ha fatto impazzire il web

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Nel mondo dei videogiochi le fughe di notizie sono ormai una moneta corrente. Leak, presunti insider, screenshot “rubati”: tutto viene divorato a velocità folle, soprattutto quando si parla di un titolo attesissimo come GTA VI. Ed è proprio qui che il meccanismo si inceppa, lasciando spazio a bufale clamorose. L’ultima? Una presunta dimensione di 676 GB per la distribuzione del gioco. Un numero assurdo, ma evidentemente irresistibile.

La voce è esplosa su X, dove un post apparentemente “tecnico” mostrava il peso monstre del titolo. Nessuna fonte verificata, nessuna conferma ufficiale, solo un’immagine manipolata. Eppure è bastato. Il tweet ha iniziato a rimbalzare da un profilo all’altro fino a sfiorare i 10 milioni di visualizzazioni, scatenando commenti, video reaction e discussioni infinite.

Un fake ridicolmente semplice, ma terribilmente efficace

La parte più surreale? Creare quel falso era facilissimo. Bastava modificare al volo il codice della pagina direttamente dal browser per cambiare un numero e farlo sembrare “reale”. Nessun hacking, nessun accesso privilegiato. Solo un trucco da pochi secondi.

Eppure, questo non ha fermato la valanga. Per giorni, la presunta “perdita” sul peso di GTA VI è stata rilanciata come se fosse un dato credibile, alimentando l’idea che il prossimo capitolo Rockstar sarebbe stato il gioco più pesante di sempre, al limite dell’assurdo.

La confessione dell’“insider”: era solo uno scherzo

Dopo un paio di giorni, il castello di carte è crollato. L’autore del post, un utente di nome Alan, ha ammesso tutto senza troppi giri di parole:

“Non può essere così… ci siete davvero cascati tutti! Grazie, questo è ora il mio tweet più apprezzato. Sentitevi liberi di esplorare il mio canale, dove pubblico video di gameplay.”

Fine del mistero. Nessuna fuga di notizie. Nessuna fonte interna. Solo clickbait allo stato puro, costruito per attirare attenzione e visibilità.

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Quando il clickbait si ritorce contro

Nei commenti, però, l’entusiasmo si è trasformato rapidamente in fastidio. A molti utenti non è piaciuto affatto sentirsi presi in giro. Anzi, in tanti hanno sottolineato come un inganno così palese sia una pessima pubblicità, soprattutto per chi cerca di costruirsi una credibilità nel settore gaming.

L’episodio dimostra una cosa semplice ma spesso ignorata: più un leak è sensazionale, più dovrebbe far scattare l’allarme. Un gioco da quasi 700 GB non è solo improbabile, è tecnicamente e logisticamente insensato per le piattaforme attuali.

Chi ha fatto bene a non cascarci

Non tutti, per fortuna, hanno abboccato. I redattori di 4PDA hanno scelto di ignorare completamente la voce, giudicandola poco credibile fin dall’inizio. L’“insider” era sconosciuto e il dato sul peso del gioco puzzava di fake lontano un chilometro.

Un promemoria utile per tutti: le voci hanno valore solo se arrivano da fonti solide e riconosciute. Il resto è rumore, spesso studiato apposta per sfruttare l’hype e trasformarlo in clic.

In un’epoca in cui basta un numero gonfiato per mandare in tilt milioni di utenti, la lezione è chiara: prima di condividere, fermarsi a pensare. Perché non tutto ciò che diventa virale merita di essere creduto. E non tutto ciò che promette di essere enorme… lo è davvero.

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