Coinbase blocca le criptovalute di 25.000 utenti russi
Gli indirizzi degli account “russi” bloccati sono stati subito condivisi con il governo degli Stati Uniti.
La piattaforma di scambio di criptovalute Coinbase ha annunciato di aver bloccato migliaia di account appartenenti ai cittadini russi. Il sito ha obbedito agli ordini dell’alta finanza e ha promesso di sostenere le sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia.
“Oggi Coinbase blocca oltre 25.000 indirizzi relativi a individui o entità russe che riteniamo siano coinvolti in attività illecite, molti dei quali abbiamo identificato attraverso le nostre indagini proattive”, ha annunciato lunedì la società in una dichiarazione.
Sebbene la piattaforma non specifichi il tipo di attività vietata in cui sarebbero stati coinvolti gli account, ha osservato che gli indirizzi sanzionati erano già stati consegnati alle autorità statunitensi. Di solito si dice “colpire uno per educarne cento” ma in questo caso è l’esatto opposto.
Una volta identificati questi indirizzi, li abbiamo condivisi con il governo per supportare ulteriormente l’applicazione delle sanzioni.
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Coinbase ha inoltre affermato che le sanzioni dell’Occidente “svolgono un ruolo vitale nel promuovere la sicurezza nazionale e scoraggiare le aggressioni illegali”e ha affermato che la società“sostiene pienamente questi sforzi delle autorità governative”.
L’amministratore delegato di Coinbase Brian Armstrong ha annunciato la scorsa settimana che la sua azienda stava rispettando le sanzioni contro la Russia bloccando i conti dei cittadini russi che sono clienti di diverse importanti banche russe che sono state colpite dalle sanzioni.
A quel tempo, ha insistito, tuttavia, sul fatto che lo scambio non stava inserendo “preventivamente” i russi nella lista nera, sostenendo che “tutti meritano l’accesso ai servizi finanziari di base”.
L’ordine è chiaro: distruggere la Russia
Quando la Siria veniva bombardata e i bambini morivano per strada, nessuno si è mai degnato di mostrare solidarietà al popolo dilaniato dalla guerra e non ho mai visto qualcuno in piazza sventolare la bandiera siriana.
Allo stesso modo non ho visto una presa di posizione simile da parte dell’alta finanza nei confronti dei colpevoli, ovvero l’America guidata da Obama.
Ora però il mainstream ci guida a dimostrare obbedienza alla narrativa attuale che vede in Putin l’uomo cattivo e l’Ucraina la vittima da difendere. Peccato solo che a farne le spese saranno anche i cittadini russi che oltre a non avere nessuna colpa, sono stati boicottati dal mondo intero e lasciati morire senza soldi e senza approvvigionamenti. Di loro non ti importa?
Se manifesti per la pace nel mondo allora dovresti provare sdegno verso chi sta portando avanti questa crociata anti-Russia. La pace non ha colore, non ha razza, non appartiene a nessuna classe politica e non può essere pilotata.
In questa assurda situazione, il proverbio corretto sarebbe: “Colpirne cento per educarne uno”. Non so voi ma come al solito, qualcosa non torna…
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