Come e quando arriveranno le alternative all’App Store?
QUESTA NUOVA LEGGE POTRÀ FINALMENTE CONSENTIRE AGLI UTENTI DI AVERE PIÙ APPLICAZIONI DA INSTALLARE SUI PROPRI DISPOSITIVI APPLE
Secondo Bloomberg, Apple è pronta a consentire a iOS e iPadOS di scaricare software da fonti esterne all’App Store. Le misure sono state introdotte come richiesto dalla nuova legge antitrust “Digital Markets Act” (DMA), recentemente adottata dall’Unione Europea. Ma come verranno attuate esattamente tali norme e l’iniziativa sarà rilevante anche al di fuori dell’UE? Lo dedurremo in base alle indiscrezioni disponibili.
Cosa prevede la legislazione
Il Parlamento europeo richiede a tutte le aziende tecnologiche, compresa Apple, di garantire l’accesso diretto alla propria piattaforma mobile agli sviluppatori di software di terze parti entro il 2024. Devono inoltre consentire l’installazione di app da negozi alternativi, aggirando l’App Store. Se l’azienda si rifiuta di apportare queste modifiche all’ecosistema, rischia una multa pari al 20% del suo fatturato annuale sul mercato globale.
In precedenza Cupertino aveva cercato di contestare le regole, adducendo violazioni della sicurezza in un ambiente di politica aperta. Le autorità di regolamentazione hanno risposto che l’iniziativa avrebbe migliorato la vita digitale dei consumatori dando loro la possibilità di scegliere. Inoltre, fornirebbe condizioni di parità agli sviluppatori e permetterebbe loro di evitare di pagare una commissione del 30% sui profitti delle app. È stato riferito che i dipendenti Apple sono già al lavoro per sbloccare elementi chiave del sistema operativo. È probabile che le prime indennità saranno introdotte con il rilascio di iOS 17 nel 2023.
Maggiori dettagli
È stato riferito che si stanno prendendo in considerazione diverse varianti della legge, ma con alcune restrizioni e compromessi. Ad esempio, sarà possibile installare solo applicazioni pre-approvate da Apple ma questa iniziativa entrerà in vigore solo nell’Unione Europea (per il momento).
Inoltre, saranno modificati alcuni principi applicabili alla piattaforma. I sistemi di pagamento alternativi funzioneranno. Ora tutti i browser iOS, compreso Chrome, devono utilizzare il motore proprietario WebKit per visualizzare i contenuti. Ma questa regola potrebbe essere abolita in futuro. Il software di terze parti riceverà probabilmente alcune funzioni e servizi precedentemente esclusivi del software proprietario di Apple. Lo stesso NFC sarà disponibile per servizi diversi da Apple Pay e Wallet.
Inoltre, i protocolli di messaggistica di iMessage potrebbero essere aperti. Anche se inizialmente l’azienda non introdurrà questo modello in modo generalizzato, l’iniziativa potrebbe diffondersi in altri Paesi, se questi ultimi supportano i requisiti dell’UE. Le autorità di regolamentazione degli Stati Uniti e della Corea del Sud hanno già cercato di costringere Apple a liberalizzare il suo ecosistema.
Anche la Russia non è stata esclusa. Il Ministero del Digitale sta preparando un disegno di legge simile a quello europeo da sottoporre all’esame della Duma di Stato. Ciò significa che i negozi di app di terze parti su iPhone e iPad inizieranno a funzionare anche nella Federazione Russa.
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