È arrivato GPT-4, la nuova versione di ChatGPT AI
Una delle nuove caratteristiche è che sarà in grado di generare risposte più “umane”
Anche se di ChatGPT si parla da poco, la realtà è che questa tecnologia è stata creata un paio di anni fa e lo strumento che la rende possibile, GPT-3, è nato nel 2020, quindi dopo la sua crescita è prevista una nuova versione.
Durante un evento in Germania, gli ingegneri di Microsoft hanno confermato che l’aggiornamento diventerà realtà nella terza settimana di marzo, con un ampio pacchetto di nuove funzionalità, a partire da una maggiore qualità nelle risposte.
L’azienda statunitense è coinvolta nel GPT in seguito all’investimento in OpenAI, la società proprietaria della tecnologia, e in seguito all’integrazione con il browser Bing, che ora dispone di un chatbot e che ha rappresentato un recente aumento del numero di utenti, superando i 100 milioni di account attivi al giorno.
Cosa c’è di nuovo in GPT-4
Questa tecnologia è quella che sta alla base del funzionamento di ChatGPT per produrre risposte, testi e tutti i contenuti che hanno fatto tendenza per questa intelligenza artificiale (AI).
Tuttavia, presenta dei limiti dovuti alle capacità che gli ingegneri avevano all’epoca per lo sviluppo: ad esempio, non dispone di dati oltre il 2021 e per questo motivo alcune risposte che riguardano eventi successivi a tale data sono sbagliate, come ad esempio non sapere chi ha vinto la Coppa del Mondo del 2022.
Visti i suoi progressi, è necessaria una nuova versione ed è quella che sta per arrivare, guidata da Microsoft, che sta per lanciare un sistema chiamato Kosmos-1, che consiste in un Multimodal Large Language Model (MLLM), ovvero un’intelligenza artificiale in grado di ricevere input attraverso testo, immagini, voce o video, il che le dà maggiori possibilità di comprendere le richieste dell’utente e di essere più precisa nei risultati.
Per questo, GPT-4 avrà molti più parametri rispetto alla sua versione precedente, cioè più dati necessari per generare il suo apprendimento. Si passerà dai 175 miliardi della versione attuale ai 100.000 miliardi della versione aggiornata.
Questo gli permetterà di rispondere a situazioni più complesse e di generare risposte ancora più “umane”, secondo gli ingegneri di Microsoft.
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Un esempio di tutto ciò è che questa tecnologia sarebbe in grado di ricevere input video, in modo da imparare dalle immagini mostrate, dai movimenti e dai sentimenti della persona, dall’audio, dai toni della voce e dal flusso della conversazione per estrarre tali informazioni e generare contenuti, che potrebbero essere un riassunto di un film o una conferenza.
Gli ingegneri di Microsoft hanno fornito un altro esempio pratico tratto dal mondo del lavoro. Hanno parlato dell’importanza della nuova versione in settori come il servizio clienti, dove la tecnologia potrebbe trascrivere le conversazioni e riassumerle, ottimizzando il tempo necessario a un lavoratore, risparmiando 500 ore di lavoro al giorno ricevendo 30.000 chiamate al giorno.
“Non si tratta di sostituire posti di lavoro, ma di svolgere attività ripetitive in modo diverso rispetto al passato”, ha dichiarato Andreas Braun, Chief Technology Officer di Microsoft Germania.
Parallelamente a tutto questo, l’azienda afferma che l’intelligenza artificiale continuerà a commettere errori ed è essenziale convalidare le sue informazioni. Allo stesso modo, Sam Altman, CEO di OpenAI, ha chiarito che è importante bilanciare le aspettative con questo progresso, perché “la gente chiede a gran voce di essere delusa, ed è quello che succederà”.
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