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Elon Musk: “Serviranno almeno 100.000 volontari per colonizzare Marte”

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Elon Musk torna a parlare del suo sogno più ambizioso: trasformare Marte in una seconda casa per l’umanità.
In un post pubblicato su X, il CEO di SpaceX ha dichiarato che la colonizzazione del pianeta rosso richiederà “almeno 100.000 volontari” e un’enorme operazione logistica dalla Terra.

“Sono sicuro che la Starship porterà gli esseri umani su Marte,” ha scritto Musk, ribadendo la sua fiducia assoluta nel progetto che considera il punto di svolta per la sopravvivenza della specie umana.

Non un semplice viaggio, ma la nascita di una nuova civiltà

Il fondatore di SpaceX non parla più di missioni esplorative, ma di una vera colonia permanente.
Secondo Musk, per garantire la sopravvivenza umana sul pianeta rosso sarà necessario creare infrastrutture stabili, energia, risorse e habitat in grado di sostenere la vita in modo indipendente dalla Terra.

Il piano prevede di inviare su Marte:

  • almeno 100.000 persone, selezionate tra volontari disposti a lasciare la Terra;
  • circa 1 milione di tonnellate di materiali e attrezzature, indispensabili per costruire basi, serre, veicoli e sistemi di supporto vitale.

L’obiettivo, ha spiegato Musk, non è solo “arrivare su Marte una volta”, ma fondare una colonia autosufficiente, capace di crescere e prosperare anche senza rifornimenti terrestri.

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“Starship sarà la chiave”

Musk ha risposto a un commento del giornalista Eric Berger di Ars Technica, che aveva espresso dubbi sul successo della Starship.
Secondo Berger, il razzo di SpaceX resta “l’unico veicolo realmente in grado di trasportare esseri umani oltre la Terra”, ma la sfida tecnologica è enorme.

Musk ha replicato con il suo consueto ottimismo:

“Ho una visione chiara su come colonizzare altri pianeti. E non ho alcun dubbio che la Starship ci riuscirà.”

La Starship, con la sua capacità di trasportare fino a 150 tonnellate di carico e 100 passeggeri per viaggio, rappresenta il fulcro del progetto. Ogni lancio avvicina SpaceX all’obiettivo di creare un sistema di trasporto interplanetario economico e riutilizzabile.

Il sogno di una specie multiplanetaria

Per Musk, la colonizzazione di Marte non è solo un traguardo tecnologico, ma una necessità evolutiva.
In diverse occasioni ha ribadito che l’umanità deve diventare “una specie multiplanetaria” per assicurarsi un futuro in caso di catastrofi globali.

“Se vogliamo sopravvivere per milioni di anni,” ha detto in passato, “dobbiamo lasciare la Terra.

La prima fase della missione, secondo i piani preliminari di SpaceX, prevederebbe una flotta di navi Starship in grado di trasportare progressivamente persone e rifornimenti, con partenze allineate alle finestre orbitali biennali tra Terra e Marte.

Dall’utopia alla realtà

Il progetto resta visionario, ma ogni test della Starship porta Musk un passo più vicino a concretizzarlo.
Il prossimo decennio sarà decisivo: se la navicella riuscirà a dimostrare affidabilità e capacità di riutilizzo, la corsa verso la colonia marziana potrebbe davvero cominciare.

L’idea di 100.000 volontari pronti a lasciare la Terra per fondare la prima città umana su un altro pianeta suona oggi come fantascienza, ma Musk sembra convinto che non lo resterà ancora a lungo.

“La storia non la scrivono i pessimisti,” ha detto una volta.
“La scrivono coloro che osano partire.”

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