Galaxy Z Fold7 sotto i ferri: smontarlo è un incubo, ripararlo pure

iFixit smonta il nuovo pieghevole di punta di Samsung e lancia l’allarme: tra adesivi ostinati, schermi delicatissimi e batterie imprendibili, ripararlo è quasi impossibile.
Samsung Galaxy Z Fold7 è uno dei telefoni più futuristici sul mercato, ma se pensavi di poterlo riparare in autonomia… ripensaci. Gli esperti di iFixit, noti per le loro “autopsie” tecnologiche, hanno appena pubblicato il teardown completo del dispositivo, e il verdetto non lascia spazio a dubbi: ripararlo è un vero incubo.
Batterie? Saldamente intrappolate
Il primo scoglio è la batteria. O meglio, le due batterie, bloccate con strisce adesive che si rompono facilmente. Rimuoverle senza danneggiarle è quasi impossibile. Un errore, anche minimo, e potresti perforare una delle celle.
La struttura ultrasottile del Fold7 impone tolleranze minime. Cavi, piastre e connettori sono stipati come in un orologio svizzero. E quando provi ad aprirlo… ti accorgi che non è stato pensato per essere aperto.
Lo schermo flessibile? Una trappola da 600 dollari
Passiamo allo schermo AMOLED da 8 pollici: il cuore pulsante del Fold7. E anche il suo tallone d’Achille. Rimuoverlo è una missione ad alto rischio: basta una lieve pressione sbagliata con le pinzette per danneggiarlo irreparabilmente.
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E non è finita: sostituire solo il pannello interno, in teoria possibile, è quasi sempre inutile, perché nella maggior parte dei casi bisogna cambiare anche l’intera scocca. Il costo? Quasi 600 dollari, se va bene.
Costruzione solida, riparabilità disastrosa
iFixit riconosce a Samsung un merito: l’estrema compattezza e solidità del Fold7 lo rende più resistente ai danni esterni. Ma questa stessa compattezza, unita a una colla potentissima e a componenti incollati ovunque, rende il dispositivo quasi impermeabile alla manutenzione.
Il punteggio finale? Un misero 3 su 10 nella scala di riparabilità iFixit. In altre parole: se ti cade, prega. Se si rompe, preparati al peggio.
Un gioiello fragile, che costa caro
Il Galaxy Z Fold7 è indubbiamente un capolavoro di ingegneria. Ma è anche un dispositivo chiuso, delicato e costoso da riparare, pensato più per essere sostituito che aggiustato.
In un’epoca in cui sempre più utenti chiedono diritto alla riparazione, trasparenza e sostenibilità, Samsung continua a costruire dispositivi belli ma blindati, che sembrano fatti per finire in assistenza… o direttamente nel cassetto.
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