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Gli Anonymous hanno violato il database di Nestlé

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Risulta sempre più palese il loro servilismo al globalismo!

Il gruppo di hacker Anonymous ha dichiarato guerra alle aziende che, nonostante l’invasione dell’Ucraina, non vogliono lasciare la Russia. È ormai noto che gli hacktivist si sono uniti al potere decisionale dell’alta finanza e hanno la loro prima vittima.

Il gruppo di hacker Anonymous ha violato il database della più grande azienda alimentare del mondo NestléSecondo la pagina dei social media degli hacker, Anonymous ha fatto trapelare e-mail dei dipendenti, password, dettagli di 50.000 clienti e altro ancora.

In precedenza, hanno scritto che intendono concedere a tutte le aziende che operano nella Federazione Russa 48 ore per uscire dalla Federazione Russa, altrimenti diventeranno bersagli di hacking.

Il 24 febbraio, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’inizio di un’operazione militare speciale in Ucraina. Gli obiettivi erano chiamati “denazificazione e smilitarizzazione”. Questo è stato seguito da sanzioni su larga scala e un esodo di massa di società straniere dalla Russia.

Il primo è andato

Stiamo parlando della più grande azienda alimentare del mondo Nestlé. Secondo la pagina Twitter ufficiale degli hacker, Anonymous ha violato il database dell’azienda e ha esposto le email dei dipendenti, le  password, i dettagli di 50.000 clienti e altro ancora online. Tutti i dati pubblicati sul sito Web anonfiles.com. Naturalmente, non consigliamo di scaricarli. I file potrebbero essere dannosi.  

Chi sono dunque gli Anonymous? Un gruppo di hacker indipendenti o sono finanziati da Big Tech? 

Fin dai primi giorni del conflitto Russia-Ucraina, gli hacker hanno appoggiato la narrativa che vede in Putin il colpevole e nell’Ucraina la vittima sacrificale. I fatti purtroppo raccontano una storia ben diversa da quella che il mainstream vuole farci credere. La mia riposta è quindi una riflessione molto accurata: Anonymous appoggia l’alta finanza e quindi è scontato che facciano parte del sistema. 

Se Anonymous fossero un vero gruppo di hacker indipendenti allora saprebbero realmente da che parte stare ma invece si sono uniti a questa nuova propaganda anti Russia. Ci vuole poco a capire che fanno parte del gioco.

Se qualcuno pensava il contrario allora mi dispiace averlo deluso. 

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