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Gli hacker hanno rubato 190 GB di dati segreti da Samsung

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Potremmo essere solo all’inizio di una titanica guerra informatica…

A seguito dell’hacking dei server di NVIDIA, il gruppo di hacker Lapsus$ ha annunciato un attacco a Samsung che ha fatto trapelare 190 GB di informazioni riservate del gigante tecnologico. I dati di crittografia e altre informazioni sui dispositivi più recenti del fornitore sono stati resi pubblicamente disponibili.

Traduzione:

Il gruppo di estorsioni LAPSUS $ ha violato con successo sia NVIDIA che Samsung.

  • 1 marzo: richiedono a NVIDIA l’open source dei suoi driver, altrimenti lo faranno
  • 4 marzo: LAPSUS $ ha rilasciato il codice sorgente proprietario Samsung.

Vedi le immagini allegate per maggiori dettagli direttamente da LAPSUS $

Leggi anche:

Secondo quanto riferito, la perdita include “codice sorgente per ogni applet affidabile installata su tutti i dispositivi Samsung” e “codice sorgente riservato di Qualcomm”. Inoltre, l’archivio trapelato in rete includerebbe algoritmi per le operazioni di sblocco biometrico e il codice sorgente per Samsung Accounts, un servizio di accesso associato ai dispositivi mobili Samsung.

Bleeping Computer riporta che il file torrent pubblicato sulla rete aveva più di 400 peer e includeva un file di testo che descriveva il contenuto disponibile per il download:

  • Dump del codice sorgente e dati correlati su sicurezza/protezione/Knox/bootloader/app attendibili e vari altri elementi
  • Dump del codice sorgente e relativi dati di crittografia e sicurezza del dispositivo
  • Vari repository di Samsung Github: design di sicurezza mobile, backend dell’account Samsung, backend/interfaccia Samsung pass e SES (Bixby, Smart Things, Store)

Si presume che il furto di dati sia stato effettuato a scopo di riscatto, ma le fonti di rete non riportano informazioni sui requisiti degli hacker. I rappresentanti di Samsung non hanno commentato l’incidente.

Siamo all’inizio di una cyber war?

I conflitti tra Russia e Ucraina con l’intromissione di Anonymous e Killnet, potrebbe dar luogo ad una vera e propria guerra informatica? E se il Cyber Polygon facesse parte del “gioco”?

Fonte

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