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Google e Xreal svelano Project Aura: il futuro della realtà aumentata passa per Android XR

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Google ha deciso di alzare l’asticella dell’XR e lo ha fatto in grande stile. Durante The Android Show, l’azienda ha presentato ufficialmente Project Aura, i nuovi occhiali intelligenti sviluppati insieme a Xreal e destinati a riscrivere le regole della realtà aumentata. Non un semplice prototipo, ma il primo dispositivo al mondo basato sul sistema operativo Android XR, una piattaforma pensata appositamente per unire il digitale al mondo reale in modo naturale e continuo.

Project Aura rappresenta una risposta chiara alla necessità di un formato più leggero e indossabile rispetto ai tradizionali visori VR. E Google, insieme a Xreal, sembra aver trovato la formula giusta: tutta la potenza di calcolo è spostata in un’unità esterna che può essere tenuta in tasca o agganciata alla cintura. Una scelta che permette agli occhiali di essere incredibilmente compatti, molto più simili a un accessorio quotidiano che a un pesante casco futuristico.

Realtà aumentata “libera”, non isolante: schermo trasparente e pass-through ottico

La filosofia del dispositivo è chiara: niente isolamento dal mondo esterno. Al posto della classica immersione totale della VR, Project Aura offre un campo visivo di 70 gradi e un pass-through ottico trasparente, pensato per sovrapporre contenuti digitali direttamente alla realtà circostante. È la promessa di uno “schermo virtuale sempre con te”, senza perdere la percezione di ciò che ti circonda.

In altre parole, non si tratta di vivere dentro un mondo virtuale, ma di espandere quello reale con notifiche, finestre, video, informazioni contestuali o app a grandezza naturale, visibili come un display fluttuante davanti agli occhi. Una scelta ideale per chi lavora in mobilità, per i viaggi, per la produttività e per tutti quei contesti in cui un visore VR sarebbe troppo ingombrante o disorientante.

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Le prestazioni? Paragonabili a quelle del Samsung Galaxy XR, il che dice tutto: fluidità, realismo e capacità elaborative elevate. Il cuore del dispositivo è infatti il nuovo Qualcomm Snapdragon XR2 Plus Gen 2, lo stesso chip presente nei visori XR di fascia alta. A completare il tutto, un sistema di controllo gestuale e un ecosistema applicativo compatibile con quello dei visori XR attuali.

Il futuro arriva nel 2026: ma restano ancora molti segreti

Google vede in questi occhiali XR un tassello strategico: leggeri, versatili e pensati per l’uso quotidiano, molto più vicini a un gadget da portare ovunque che a un dispositivo per esperti o gamer professionisti. È la visione di un computing post-smartphone, dove il display lo indossi e lo spazio davanti ai tuoi occhi diventa l’interfaccia principale.

Ma, nonostante l’entusiasmo, ci sono ancora parecchi misteri da svelare. Google non ha rivelato l’autonomia, né il prezzo, né il nome commerciale del dispositivo. E soprattutto, non è ancora stato annunciato quando sarà venduto al pubblico. L’unica certezza è che il lancio completo di Project Aura è atteso nel 2026.

Se manterrà le promesse, potrebbe essere davvero l’inizio di una nuova era dell’XR.

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