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Google rimuove dozzine di app che raccoglievano dati personali

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Ci dobbiamo fidare del Play Store di Google? Gli ultimi eventi sembrano alquanto preoccupanti.

Secondo il Wall Street Journal, i lettori di codici QR, così come le app per l’uso sulle strade e le applicazioni di preghiera dei musulmani, erano impegnati nella raccolta dei dati degli utenti.

Le app in questione sono già state rimosse dallo store di Google ma i loro nomi non sono menzionati. Tuttavia la pubblicazione rileva che si tratta di almeno una “dozzina” di applicazioni.

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Secondo i giornalisti, la società panamense che ha scritto il codice è associata a un appaltatore della difesa della Virginia, che, a sua volta, era impegnato in cyber intelligence e intercettazione di informazioni. I ricercatori sostengono che alcune delle applicazioni hanno avuto più di 10 milioni di download.

Il paradosso del Google Play

Ci si potrebbe meravigliare alla notizia che il Play Store di Google possa contenere app dannose ma queste notizie sono ormai all’ordine del giorno. Non è più un mistero infatti che Google, ma anche altre aziende come Apple, amino spiare i propri utenti. E così, oltre ai vari malware che ormai impazzano in ogni dove, dobbiamo anche cominciare a preoccuparci delle app di scansione dei QR Code che, “grazie” al Green Pass, sono ormai entrate nell’uso quotidiano di chiunque.

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