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Guerra alla pirateria IPTV in Francia: carcere e multe da record

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Due senatori francesi hanno presentato un disegno di legge per affrontare quella che è ormai considerata una crisi nel calcio francese. La proposta prevede riforme significative per affrontare problemi “strutturali”, tra cui i diritti di trasmissione e la crescente minaccia dei servizi di streaming illegali. Le sanzioni previste includono pene fino a sette anni di carcere e una multa di €750.000 per i fornitori di IPTV pirata che operano in gruppo, tre anni e €300.000 per quelli non organizzati, e l’introduzione di un nuovo reato di incitamento all’uso di servizi o software IPTV pirata.

I tifosi di calcio di tutta Europa sono stati avvertiti per anni del rischio di una crisi finanziaria. Con l’aumento dei costi per chi ama vivere l’esperienza dello stadio e per coloro che si trovano a dover gestire abbonamenti multipli, la consapevolezza tra i fan è già alta. Commenti da parte di figure del calcio di alto livello in Francia evidenziano una situazione critica, con il panico che ha preso piede il mese scorso a seguito di una controversia multimilionaria tra DAZN e Ligue 1.

I senatori Michel Savin e Laurent Lafon hanno presentato un disegno di legge la scorsa settimana per riformare il calcio professionistico. Il documento sottolinea che la Ligue 1 sta subendo un’erosione del suo appeal e una diminuzione del suo valore, incapace di garantire contratti di trasmissione a lungo termine. La proposta mira a risolvere le problematiche di gestione e finanziamento del settore.

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Il disegno di legge identifica la pirateria come una grave minaccia economica per il calcio, dato il forte legame delle principali squadre ai diritti di trasmissione. Le stime per il 2023 indicano una perdita di ricavi di €290 milioni a causa delle trasmissioni sportive pirata, rappresentando circa il 15% del mercato. Nonostante l’introduzione di ingiunzioni dinamiche e il blocco di 7.000 domini dal 2022, si stima che il tasso di pirateria nel calcio superi il 50%.

Le modifiche all’Articolo L. 333-10 del Codice Sportivo Francese mirano a migliorare le capacità di blocco, prevedendo che l’ARCOM, il regolatore delle telecomunicazioni, sviluppi un sistema automatizzato di blocco dei siti. Questo sistema garantirebbe il blocco in tempo reale durante le trasmissioni di eventi sportivi, includendo anche fonti non precedentemente identificate da un’ingiunzione.

Il disegno di legge introduce reati specifici per affrontare le violazioni del copyright. Le nuove norme non puniranno gli utenti dei servizi illegali, ma le azioni di pubblicazione o promozione di siti e servizi pirata, nonché la commercializzazione di dispositivi o software per accedervi, saranno sanzionate.

La proposta rischia di suscitare reazioni contrastanti e, sebbene le misure siano chiare, la loro efficacia nel disincentivare la pirateria resta da valutare, soprattutto considerando che molti siti operano al di fuori della giurisdizione francese.

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