GuruHiTech bloccato da Instagram per futili motivi
Non sono mai stato un grande estimatore dei social network ma ammetto che al giorno d’oggi, possono essere un mezzo molto efficace per far crescere un’azienda. Instagram e tutte le altre piattaforme social del gruppo Facebook (ora Meta), sono ormai strutturate per agevolare le aziende e qualunque altro tipo di attività a crescere. Questi social network mettono a disposizione diversi strumenti a pagamento che ti possono aiutare a crescere in modo importante.
Francamente non ho mai badato a questi mezzi, né ho mai cercato sponsor extra per farmi notare. Sono del parere che se qualcosa ha valore, prima o poi verrà notato. A notarmi però sono sempre loro, i censori del web, gli avvoltoi della rete, coloro pronti a segnalarti ogni qualvolta un articolo tocca le corde “sbagliate”. E così, un mio post ha attratto l’attenzione di alcuni difensori della “Matrix”, è stato segnalato su Instagram e prontamente, i barboncini dei potenti mi hanno bloccato l’account. Che efficienza!
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La cosa più assurda di tutto questo è che mi è stato segnalato l’articolo che parla di Dezor, un browser web che paradossalmente si può installare direttamente dagli store ufficiali di Android ed iOS.
Nell’articolo mi sono limitato a spiegare cosa sia Dezor e come si possa utilizzare per accedere a tanti contenuti protetti dal copyright. Certo, questo è vero, ho violato le loro regole bene, ma in che modo? Nell’articolo non ho fatto i nomi dei contenuti a cui si può accedere né ho messo foto di loghi di canali TV e altre aziende. Ho solo condiviso i link per il download di Dezor e, per non violare le rigide e ferree regole di Google, non ho condiviso il link in formato testo ma in firmato immagine. E il link naturalmente non è cliccabile.
Avrei accettato di buon grado una violazione delle norme di Google Adsense, ma non posso accettare un ban permanente su un social media dove avevo condiviso oltre 5.000 post senza alcun link cliccabile. Se Dezor fa parte di quei nomi segnalati nella blacklist allora perché non viene rimosso dal Play Store ed App Store? Tutto ciò È assurdo, è folle!
Ora che i gendarmi di Mark Zuckerberg mi hanno chiuso la pagina, ho deciso di aprirne una nuova e ripartire da zero, ma lo faccio solo per i miei lettori che ancora utilizzano Instagram. Da ora in poi però, su tutti i social media di regime, eviterò di pubblicare articoli dedicati allo streaming. Chissà se così facendo, i miei account riusciranno a durare di più.
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Io sono fuori dai social da tempo. Poi ci parlano delle dittature e censure in giro per il mondo ma ormai i signori che gestiscono queste piattaforme inconsapevolmente,forse, sono diventati peggio
Figurati Frank, se non avessi il sito non avrei nemmeno uno smartphone..