News

Il codice scritto dall’IA contro gli sviluppatori umani: il verdetto è impietoso

Condividi l'articolo

L’idea che l’intelligenza artificiale possa sostituire gli sviluppatori umani è diventata quasi un mantra nel mondo tech. Ma quando si passa dalla teoria ai progetti reali, la narrazione cambia bruscamente. A dimostrarlo è un nuovo report pubblicato dalla piattaforma CodeRabbit, dal titolo eloquente Stato dell’intelligenza artificiale rispetto alla generazione di codice umano. E il responso è tutt’altro che rassicurante: il codice generato dall’IA è mediamente 1,7 volte peggiore di quello scritto da programmatori in carne e ossa.

Altro che rivoluzione silenziosa: qui siamo di fronte a una doccia fredda per l’AI coding.

Dati reali, non demo da conferenza

Il valore dello studio sta soprattutto nel metodo. CodeRabbit non ha analizzato snippet isolati o benchmark artificiali, ma 470 casi reali di richieste complete, estratti da progetti open source su GitHub.
Di questi, 320 erano basati su codice generato (o pesantemente assistito) dall’IA, mentre 150 erano scritti esclusivamente da sviluppatori umani.

Il confronto è stato diretto, concreto e basato su metriche che contano davvero nei progetti professionali.

Più errori, più falle, meno leggibilità

I numeri parlano chiaro, e sono difficili da ignorare. Nel codice generato dall’intelligenza artificiale sono stati riscontrati:

Il 75% di errori logici in più rispetto al codice umano
Da 1,5 a 2 volte più vulnerabilità di sicurezza
Una leggibilità tre volte peggiore, con strutture confuse e poco manutenibili

In pratica, il codice AI funziona peggio, è più rischioso e più difficile da capire. Un mix esplosivo per qualsiasi progetto che debba vivere nel tempo, essere mantenuto o scalato.

Leggi anche:

Prestazioni disastrose: l’IA spreca risorse

Come se non bastasse, lo studio evidenzia un altro punto critico: le prestazioni.
Il codice scritto dall’IA mostra operazioni di I/O fino a 8 volte più inefficienti. Un problema enorme, soprattutto in applicazioni backend, sistemi distribuiti o servizi ad alto carico.

Non si tratta quindi solo di “codice meno elegante”, ma di codice che consuma più risorse, scala peggio e costa di più in produzione.

Il vero limite dell’IA: il contesto (che non ha)

Secondo gli esperti di CodeRabbit, il problema non è tanto la sintassi quanto la mancanza di contesto reale.
L’intelligenza artificiale scrive codice senza conoscere:

  • Le regole di business
  • I vincoli architetturali
  • Le decisioni storiche del progetto
  • I pattern interni del repository

In assenza di queste informazioni, la rete neurale genera soluzioni generiche, spesso incompatibili con la struttura reale del progetto. Il risultato è codice che “sembra giusto”, ma non lo è davvero.

Come migliorare il codice AI (senza illusioni)

CodeRabbit non boccia l’IA in modo ideologico. Anzi, suggerisce alcune strategie per ridurne i danni:

Fornire all’IA un contesto industriale dettagliato
Integrare test automatici più rigorosi
Usare l’IA come supporto, non come autore principale

Ma il punto chiave resta uno: la qualità non può essere completamente automatizzata. Secondo il report, la presenza di uno sviluppatore esperto è e resterà una condizione necessaria per il successo di qualsiasi progetto serio.

La realtà dietro l’hype

Questo studio mette in crisi una delle promesse più spinte dell’industria AI: quella della sostituzione totale dei programmatori. La realtà, almeno oggi, è molto più cruda.
L’intelligenza artificiale può aiutare, accelerare, suggerire. Ma lasciata sola, produce codice fragile, inefficiente e pericoloso.

In altre parole: l’IA può scrivere codice, ma non può ancora pensare come uno sviluppatore. E nei progetti reali, questa differenza pesa più di qualsiasi demo spettacolare.

Fonte

Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:

Esprimi il tuo parere!

Che ne pensi di questa notizia? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.

Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].


Scopri di più da GuruHiTech

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

0 0 voti
Article Rating
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Più recenti
Vecchi Le più votate
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti