Il lato oscuro delle VPN gratuite: la tua privacy è a rischio!
Un servizio VPN gratuito, noto come Big Mama VPN, ha recentemente attirato l’attenzione per una pratica controversa: sta vendendo l’accesso alle connessioni internet domestiche dei suoi utenti, consentendo a estranei di utilizzare i loro indirizzi IP.
Questa situazione è emersa in relazione al gioco VR Gorilla Tag, dove alcuni giocatori sfruttano Big Mama VPN per ottenere un vantaggio competitivo, introducendo un ritardo che facilita il “tagging” degli avversari. Tuttavia, il vero problema risiede nel fatto che Big Mama utilizza i dispositivi dei suoi utenti per creare una rete di proxy residenziali, mettendo a rischio la loro sicurezza e privacy.
L’uso di proxy residenziali permette ai criminali informatici di mascherare il proprio traffico come attività internet normale, rendendo più difficile l’individuazione di attacchi e botnet. Gli indirizzi IP residenziali sono considerati più affidabili rispetto a quelli dei data center, il che aumenta il rischio per gli utenti inconsapevoli.
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Big Mama VPN offre il suo servizio senza limiti di dati e senza registrazione, un approccio che solleva dubbi sulla sicurezza della VPN. Nelle FAQ dell’app, si afferma esplicitamente che i “dispositivi dei nostri clienti vengono utilizzati per creare una rete peer-to-peer sicura, che i nostri clienti commerciali possono utilizzare per instradare il loro traffico attraverso vari endpoint globali”.
Sebbene non tutte le VPN gratuite siano pericolose, è fondamentale prestare attenzione. Esistono opzioni affidabili, come PrivadoVPN Free e Proton VPN Free, che offrono connessioni sicure, seppur con alcune limitazioni. Per chi cerca funzionalità avanzate, ci sono anche VPN a pagamento come ExpressVPN, che offre una prova gratuita di sette giorni e diverse opzioni aggiuntive, come una eSIM.
In generale, è cruciale leggere attentamente i termini e le condizioni di qualsiasi servizio VPN gratuito prima di utilizzarlo, per evitare di compromettere la propria sicurezza e privacy online. Con una maggiore consapevolezza e informazione, gli utenti possono proteggere meglio le loro connessioni e dati personali.
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