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Il “multitool per hacker” russo viene sequestrato all’estero

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Colpa delle sanzioni?

Nel 2020, un team di ingegneri russi ha presentato un multitool per hacker: Flipper Zero. L’idea ha raccolto quasi 5 milioni di dollari su Kickstarter e appassionati da tutto il mondo. Ma ora questi dispositivi sono sempre più spesso oggetto di reclami da parte delle autorità di regolamentazione di vari Paesi.

Che cos’è Flipper Zero?

Questo piccolo gadget è in grado di copiare e riprodurre diversi segnali: ad esempio, può trasmettere comandi agli elettrodomestici, fungere da chiave per il citofono o fingere di essere una carta d’accesso per l’ufficio o l’hotel. Curiosità: un delfino virtuale vive all’interno del dispositivo e si nutre di segnali radio esterni.

Tutto ciò è reso possibile da una serie di componenti di Flipper Zero, tra cui un’antenna RFID, un modulo NFC, un analizzatore di segnali radio, un pannello di contatto iButton e un ricetrasmettitore a infrarossi. L’hardware è gestito da un processore ARM Cortex-M4 a 64 MHz e da 256 KB di RAM.

Tecnologi e appassionati hanno lodato Flipper Zero per la sua piattaforma aperta. Chiunque può scrivere un plug-in o addirittura un firmware completo, comprese alcune funzioni non proprio legali. Il software standard del dispositivo non fa nulla del genere, quindi non ci sono difficoltà nell’importazione in paesi diversi.
Ma non senza problemi.

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In ottobre, una spedizione di 15 mila Flipper Zero è rimasta bloccata alla dogana americana. Tuttavia, due settimane dopo, la spedizione è stata autorizzata a entrare negli Stati Uniti.

Ma la spedizione destinata alla Russia è stata meno fortunata. Multitool del valore di 200 mila dollari saranno distrutti dalla dogana tedesca “senza restituzione o risarcimento”. Il motivo: Flipper Zero rientra nelle “sanzioni all’esportazione dell’Unione Europea sulla restrizione dell’accesso russo a tecnologie avanzate, tra cui droni e software per droni, software di crittografia, semiconduttori ed elettronica avanzata”.

Pavel Zhovner, uno degli autori del progetto, ha spiegato che la spedizione è stata inviata in Germania su iniziativa delle Poste russe, che è il modo in cui il nostro operatore logistico consegna le merci in Russia.

L’accessorio non è stato nemmeno ammesso in Brasile. L’agenzia di comunicazione del Paese riteneva che Flipper Zero facilitasse la commissione di reati e illeciti. Gli utenti hanno cercato di ottenere certificati individuali per importare il multiutensile per uso personale, ma l’autorità di regolamentazione ha respinto le loro richieste. Fortunatamente, non si è arrivati a distruggere il prodotto: è stato semplicemente rispedito al mittente.

Come osserva la Electronic Frontier Foundation, vietare Flipper Zero in Brasile potrebbe limitare l’accesso a un potente strumento per i ricercatori di sicurezza informatica. D’altra parte, i veri aggressori potrebbero ancora mettere le mani sul gadget, se lo volessero.

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