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Incredibile: Google e Samsung potrebbero “rubare” il tuo smartphone

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Secondo recenti indiscrezioni riportate da Android Authority, Google e Samsung avrebbero introdotto una nuova controversa politica per le riparazioni dei loro smartphone.

Stando a quanto emerso, questi produttori potrebbero decidere di confiscare definitivamente uno smartphone qualora, durante una riparazione effettuata presso un centro assistenza autorizzato, vengano riscontrate parti non originali.

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Come ha sottolineato il giornalista Louis Rossmann, questa situazione potrebbe risultare particolarmente frustrante per gli utenti: “Immagina di mandare il tuo telefono in riparazione e di non riceverlo indietro”.

Peraltro, si tratta di una pratica già adottata da Samsung a partire dallo scorso maggio, sebbene non siano ancora stati segnalati casi di confisca né per gli smartphone Pixel né per quelli Samsung.

Ciò che risulta curioso è che entrambi i brand supportano programmi di riparazione “fai da te” da parte degli utenti. Paradossalmente, le parti di ricambio ufficiali potrebbero risultare più costose di quelle equivalenti prodotte da aziende terze. Di conseguenza, gli utenti potrebbero essere incentivati ad utilizzare componenti non certificati dai produttori, con il rischio poi di vedersi confiscare il dispositivo.

Questo requisito di Google e Samsung, emerso solo all’inizio di giugno 2024 nonostante sia in vigore dal 19 luglio 2023, potrebbe creare non pochi problemi e malcontento tra gli utenti che cercano soluzioni più economiche per la riparazione dei loro smartphone.

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