Intelligenza artificiale: la Cina domina la classifica dei brevetti

L’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI) ha rilasciato un rapporto che mostra la Cina come leader indiscussa nel numero di brevetti registrati nel campo dell’intelligenza artificiale generativa. Secondo i dati, tra il 2013 e il 2023 sono stati depositati in totale oltre 54.000 brevetti a livello globale in questo settore, con la Cina che ne detiene oltre il 38.000, pari a più del 25% solo nell’ultimo anno.

Gli Stati Uniti si collocano al secondo posto con 6.276 brevetti, seguiti da Corea del Sud (4.155), Giappone (3.409) e India (1.350). Tuttavia, l’India ha registrato il tasso di crescita annuale composto (CAGR) più elevato, pari al 56%.

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L’OMPI ha inoltre stilato la classifica delle 10 principali organizzazioni titolari di brevetti nell’IA generativa:

1. Tencent (2.074 brevetti)
2. Ping An Insurance (1.564)
3. Baidu (1.234)
4. Accademia Cinese delle Scienze (607)
5. IBM (601)
6. Gruppo Alibaba (571)
7. Samsung Electronics (468)
8. Alphabet (443)
9. ByteDance (418)
10. Microsoft (377)

Oltre ai brevetti, l’OMPI ha rilevato anche oltre 75.000 pubblicazioni scientifiche nello stesso periodo, con la maggior parte dei brevetti concentrati nelle categorie di immagini e video (17.996), testo (13.494), parlato/musica (13.480) e studio di molecole, geni e proteine (1.494), quest’ultima con un tasso di crescita medio annuo del 78%.

Sono stati inoltre identificati brevetti nell’IA generativa in ambiti come scienze della vita (5.346), gestione documentale ed editoria (4.976), soluzioni aziendali, industria e produzione, trasporti, sicurezza e telecomunicazioni (oltre 2.000).

Nonostante l’impressionante numero di brevetti, questi rappresentano solo il 6% del totale nel campo dell’intelligenza artificiale. Il restante 94% non riguarda direttamente l’IA generativa, evidenziando come questo settore sia ancora in forte espansione e rappresenti solo una parte dell’innovazione tecnologica in corso nel mondo dell’AI.

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