KodiLinuxMacOSNewsSoftwareWindows

Kodi 21.3 “Omega”: un aggiornamento silenzioso, ma fondamentale

Condividi l'articolo

Kodi continua il suo percorso di evoluzione senza clamore, ma con una costanza che gli utenti storici conoscono bene. Kodi 21.3 “Omega” è arrivato ufficialmente, dopo qualche piccolo intoppo nella distribuzione iniziale che ha fatto sì che alcuni utenti lo ricevessero prima di altri, a seconda del canale utilizzato – Flatpak, Google Play, repository winget o altri. Ora però non ci sono più dubbi: l’aggiornamento è disponibile per tutti.

Mentre il team Kodi è già profondamente impegnato nello sviluppo della prossima major release, Kodi 22.x “Piers”, con le prime alpha già pubbliche, questo non significa affatto che la serie 21.x sia stata accantonata. Al contrario, Omega resta la versione stabile di riferimento, ed è proprio per questo che arriva questo aggiornamento di rifinitura, pensato per migliorare l’esperienza quotidiana, correggere bug fastidiosi e consolidare il lavoro fatto finora.

Miglioramenti concreti che si sentono nell’uso quotidiano

Kodi 21.3 non introduce rivoluzioni, ma interviene in modo mirato su tanti aspetti chiave, quelli che fanno davvero la differenza quando si usa il media center ogni giorno. Sul fronte video, ad esempio, arriva finalmente il supporto HDR su Xbox One, una novità molto attesa da chi utilizza Kodi in salotto con la console Microsoft. Sempre parlando di riproduzione video, vengono risolti diversi problemi legati ai Blu-ray su Linux, inclusi errori che si manifestavano alla ripresa della visione con audio o sottotitoli fuori sincronia. Migliora anche la gestione dei metadati HDR10 e la selezione dei sottotitoli basata sui codici linguistici ISO a due lettere, evitando comportamenti erratici.

Anche la libreria multimediale, uno dei pilastri di Kodi, beneficia di ottimizzazioni importanti. Le scansioni dei contenuti video risultano più rapide, vengono eliminati bug che potevano causare la sovrascrittura del primo episodio nei file multi-episodio e si riducono i falsi positivi nel rilevamento delle diverse versioni di un film. Piccole correzioni, certo, ma fondamentali per chi ha archivi di grandi dimensioni.

Audio, musica e PVR: più stabilità, meno sorprese

Sul lato musicale, Kodi 21.3 risolve problemi che potevano sembrare marginali, ma che diventano frustranti nel lungo periodo. Le ricerche CDDB tornano a funzionare correttamente tramite Gnudb, e vengono sistemati errori nelle ricerche degli album legati ai nomi degli artisti. Anche l’audio in generale guadagna in affidabilità, grazie alla correzione di un raro crash di Pipewire che poteva verificarsi collegando o scollegando dispositivi audio.

Gli utenti che sfruttano Kodi come centro TV non vengono dimenticati. Il comparto PVR diventa più stabile, eliminando un crash che si verificava quando uno stream veniva interrotto tramite un’app di controllo remoto. Un dettaglio, ma di quelli che migliorano sensibilmente l’esperienza complessiva.

Leggi anche:

Interfaccia, periferiche e rete: rifiniture che fanno la differenza

Kodi 21.3 interviene anche su aspetti meno visibili ma altrettanto importanti. Migliora la gestione delle periferiche, con supporto alle tastiere turche su Linux, correzioni per gli adattatori CEC Pulse-Eight e fix specifici per macOS, dove alcuni tasti non si comportavano correttamente. L’interfaccia grafica diventa più robusta, evitando crash legati a finestre di dialogo sovrapposte e risolvendo problemi che lasciavano aperti alcuni menu dopo il risveglio del sistema.

Sul fronte rete, l’aggiornamento introduce il supporto all’autenticazione HTTP Basic, migliora l’affidabilità degli stream che utilizzano HTTP/2 e aggiorna componenti fondamentali come libnfs e i certificati CA, ora allineati allo store Mozilla del luglio 2025. Tutti interventi che rendono Kodi più sicuro e più compatibile con le infrastrutture moderne.

Distribuzione e aggiornamenti: cosa aspettarsi davvero

Essendo una point release, Kodi 21.3 può essere installato senza problemi sopra qualsiasi versione precedente della serie 21.x, spesso in modo automatico a seconda della piattaforma. Come sempre, il consiglio resta quello di fare un backup dei dati più importanti, soprattutto se si gestiscono librerie complesse.

La distribuzione sugli store, però, non è identica ovunque. Microsoft Store e Android richiedono tempi più lunghi, e nel caso di Google Play c’è anche un ostacolo tecnico significativo: il requisito delle pagine di memoria da 16 KB sui dispositivi a 64 bit. Questa modifica è già stata implementata per Kodi 22.x, ma applicarla retroattivamente a una release stabile come la 21.3 non è banale. Per questo motivo, al momento, Kodi 21.3 non è disponibile su Android, nonostante sia pronto. Il team aggiornerà gli utenti se la situazione dovesse cambiare.

Un grazie alla community (e un invito a partecipare)

Il team Kodi ribadisce un concetto che non è mai solo una formula di rito: senza la community, Kodi non esisterebbe così com’è oggi. Segnalazioni, test, bug report e patch sono il vero motore del progetto. Se qualcosa continua a non funzionare come dovrebbe, forum e GitHub restano i canali giusti per farsi sentire.

Kodi 21.3 “Omega” è esattamente quello che dovrebbe essere un aggiornamento maturo: meno effetti speciali, più sostanza, e una base ancora più solida su cui costruire il futuro del media center open source più famoso al mondo.

Fonte

Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:

Esprimi il tuo parere!

Che ne pensi di questa notizia? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.

Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].


Scopri di più da GuruHiTech

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

0 0 voti
Article Rating
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Più recenti
Vecchi Le più votate
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti