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La cortesia di ChatGPT costa molto cara a OpenAI

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OpenAI sta spendendo decine di milioni di dollari per garantire che ChatGPT risponda in modo cortese. Ogni espressione di gratitudine o gentilezza rivolta al chatbot aumenta il carico sui server, comportando costi elevati per l’azienda, soprattutto in termini di consumo energetico.

Sam Altman, il CEO di OpenAI, considera queste spese assolutamente giustificate. Secondo lui, il futuro dell’interazione tra esseri umani e intelligenza artificiale dipende dalla qualità dell’esperienza utente. OpenAI si impegna a garantire che le risposte di ChatGPT siano non solo accurate, ma anche utili e confortanti dal punto di vista psicologico.

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Comportandosi in modo educato con un’intelligenza artificiale, gli utenti contribuiscono, quindi, a sostenere le spese elettriche multimilionarie di OpenAI. Sebbene questo approccio comporti costi significativi, l’azienda crede che migliori l’esperienza complessiva dell’utente e accresca la fiducia nella tecnologia.

All’inizio di quest’anno, Future PLC, proprietaria di TechRadar, ha condotto un sondaggio su oltre 1.000 persone riguardo alle loro abitudini nell’interazione con l’intelligenza artificiale. I risultati hanno rivelato che circa il 70% degli intervistati si comporta in modo cortese nei confronti dei chatbot, evidenziando l’importanza della gentilezza anche nelle interazioni digitali.

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