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La famiglia Trump ha guadagnato oltre un miliardo di dollari in un anno con le criptovalute

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Secondo un’inchiesta del Financial Times, Donald Trump e la sua famiglia hanno incassato almeno un miliardo di dollari nel solo 2024 grazie a una rete di progetti legati alle criptovalute, alle monete meme e ai token associati al suo marchio politico.
Un’impennata di ricchezza che non ha precedenti per un ex presidente americano e che, secondo il figlio Eric Trump, potrebbe essere addirittura sottostimata: “È probabile che la cifra reale sia anche più alta”, ha dichiarato.

Dalle carte NFT ai token WLFI: la “Trump Economy” digitale

La nuova fortuna della famiglia Trump si è costruita su un mix di meme coin presidenziali, stablecoin e piattaforme DeFi. Secondo il Financial Times, la fonte principale di guadagno è stata il token WLFI (World Liberty Financial), un progetto lanciato a settembre e divenuto in poche settimane un fenomeno speculativo.
Nonostante un calo del 57% dal picco iniziale, il WLFI avrebbe generato circa 550 milioni di dollari di profitti.

Solo da questo progetto, Trump avrebbe dichiarato 57,3 milioni di dollari di reddito personale nel 2024, senza contare i guadagni indiretti.

Al secondo posto ci sono le monete meme presidenziali, le famigerate $TRUMP Official Trump e $MELANIA Melania Meme, che insieme avrebbero portato altri 427 milioni di dollari.
Le modalità di distribuzione dei profitti non sono del tutto trasparenti, ma i siti ufficiali indicano che le società riconducibili ai Trump controllano circa l’80% dell’intera iniziativa.

Dalle stablecoin agli NFT: un impero digitale in piena espansione

Il progetto World Liberty Financial ha anche emesso una stablecoin da 1 dollaro, venduta per oltre 2,7 miliardi di dollari. Se le riserve venissero investite in debito statunitense a breve termine, si stima che il gruppo possa generare tra i 40 e i 42 milioni di dollari annui in interessi e commissioni.

A questo si aggiungono i proventi delle carte collezionabili NFT con l’immagine di Trump: da supereroe, pilota o motociclista, questi token digitali hanno fruttato diversi milioni di dollari, anche se l’importo preciso non è mai stato dichiarato.

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Cena esclusiva per i “magnati” della meme coin

Nel maggio 2025, Trump ha organizzato una cena privata in uno dei suoi golf club per i 220 maggiori detentori della moneta meme $TRUMP.
Tra gli ospiti, figurava Justin Sun, fondatore di Tron, che secondo i registri blockchain risulta essere uno dei principali investitori nel progetto.

Questo evento ha confermato la trasformazione delle monete meme da fenomeno goliardico a strumento politico-finanziario: una rete di influenza che lega criptomercati, fedeltà ideologica e guadagni milionari.

TMTG, la rinascita finanziaria attraverso le cripto

Anche la Trump Media & Technology Group (TMTG) – la società madre di Truth Social – ha subito una metamorfosi. Dopo una perdita di 401 milioni di dollari nel 2024, l’azienda ha iniziato a convertire parte delle sue attività in token digitali e fondi Bitcoin, raccogliendo miliardi di dollari di capitalizzazione.
Oggi TMTG vanta un fatturato superiore ai 3 miliardi di dollari, e più della metà di questi introiti appartiene direttamente a Trump, che mantiene una quota del 53%.

L’ex presidente come “Crypto King”

A differenza di altri ex capi di Stato che hanno abbandonato i propri interessi economici una volta eletti, Trump sembra aver fatto l’opposto: ha usato il suo potere e la sua immagine per monetizzare la febbre delle criptovalute, dichiarando di voler fare degli Stati Uniti la “capitale mondiale delle cripto”.

La combinazione tra carisma populista, marketing spregiudicato e finanza decentralizzata ha trasformato la famiglia Trump in uno dei clan più ricchi e influenti dell’universo crypto, capace di guadagnare in un anno più di quanto molti fondi di investimento tradizionali riescano a generare in dieci.

Oltre la politica, un marchio da miliardi

Il caso Trump segna un punto di svolta: la fusione tra politica, spettacolo e speculazione digitale.
Mentre molti investitori tradizionali restano diffidenti verso la volatilità del mercato crypto, il 45° presidente americano ha saputo sfruttare la tempesta per costruire un nuovo impero personale, alimentato da fedeli sostenitori e da un ecosistema finanziario che vive di simboli, hype e profitto.

Il risultato? In dodici mesi, la “Trump Economy” digitale ha generato oltre un miliardo di dollari, e l’ex presidente non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi.

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