LaLiga collabora con Google nella lotta al calcio pirata

LaLiga, il campionato di calcio spagnolo, sta lavorando duramente per contrastare la pirateria. Secondo Javier Tebas, presidente della lega, hanno “eliminato” 58 app pirata che erano state scaricate da oltre un milione di utenti in tutto il mondo, di cui 800.000 in Spagna. Tuttavia, Tebas ammette che questa è solo una piccola parte del problema complessivo.

Tebas ha spiegato che LaLiga sta ancora lavorando all’eliminazione delle app che sono già state scaricate sui telefoni degli utenti. Stanno parlando con Google e altre piattaforme per individuare queste app e intraprendere azioni contro di esse. Tebas crede che se può essere fatto per la pornografia infantile, dovrebbe essere fatto anche per il furto di proprietà intellettuale.

Gli sforzi di LaLiga per contrastare la pirateria sono iniziati otto anni fa e da allora hanno individuato oltre 46.000 indirizzi IP che trasmettevano sport piratati in diretta. La lega sta anche collaborando con il governo spagnolo per affrontare il problema e Tebas ritiene che il governo dovrebbe adottare una posizione più decisa contro la pirateria.

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Il problema della pirateria non riguarda solo LaLiga, ma coinvolge anche altre leghe sportive e industrie dell’intrattenimento. L’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale ha recentemente riferito che la pirateria nell’UE è aumentata del 3,3% nel 2022.

Il dipartimento anti-pirateria di LaLiga sta lavorando per individuare ed eliminare app di pirateria, ma è una battaglia senza fine. La lega sta collaborando con Google e altre piattaforme per rimuovere le app ancora disponibili per il download e bloccare l’accesso ai contenuti piratati.

Tebas ammette che la lotta contro la pirateria è difficile, ma rimane impegnato nella tutela della proprietà intellettuale di LaLiga e dei suoi partner. Crede che il governo e piattaforme come Google debbano fare di più per aiutare a contrastare la pirateria.

L’articolo conclude notando che la protezione della proprietà intellettuale è importante, ma è anche importante considerare i diritti degli utenti e il ruolo delle piattaforme nella regolamentazione dei contenuti.

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