L’IA sta prosciugando la rete elettrica USA: bollette alle stelle e blackout all’orizzonte?

16,1 miliardi di dollari. È quanto è servito per garantire l’elettricità nel prossimo anno agli oltre 65 milioni di utenti serviti dalla rete PJM, la più grande degli Stati Uniti. Ma dietro l’asta energetica più costosa della storia americana, si nasconde una verità allarmante: i data center dell’intelligenza artificiale stanno consumando elettricità come intere città, e il sistema non è pronto a reggere il colpo.
L’innovazione si scontra con una rete elettrica al collasso
Nel cuore della Data Center Alley, in Virginia, migliaia di server AI macinano dati 24 ore su 24 per alimentare chatbot, veicoli autonomi e sistemi predittivi. Ma ogni query a un’intelligenza artificiale ha un costo nascosto: un carico energetico enorme e continuo, che sta spingendo la rete sull’orlo del blackout.
Secondo PJM, la domanda ha raggiunto livelli critici, superando i limiti infrastrutturali. Il costo della capacità energetica ha toccato 329,17 dollari per megawatt al giorno, +22% rispetto al 2024. E questo aumento si rifletterà sulle bollette dei cittadini. Le famiglie americane stanno pagando il prezzo dell’intelligenza artificiale, letteralmente.
Le centrali chiudono, l’AI consuma: una tempesta perfetta
Le vecchie centrali a carbone e gas chiudono, mentre le energie rinnovabili arrancano, frenate da burocrazia, lentezze autorizzative e mancanza di sistemi di accumulo. Risultato? Le utility stanno riaprendo impianti a gas: solo nel 2025, aziende come NRG e Talen Energy hanno investito 34 miliardi di dollari per acquistare vecchie centrali e tamponare l’emergenza.

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Ma così si torna indietro nella lotta alla decarbonizzazione. E il paradosso è servito: server alimentati a gas per far funzionare l’intelligenza che prometteva un futuro sostenibile.
Un futuro esplosivo: prezzi massimi, tensioni politiche e rivolte in vista?
Dopo l’aumento choc del 600% nel 2024, quest’anno l’asta PJM ha toccato il tetto massimo imposto dalla politica. Un calmante temporaneo: i consumatori pagano comunque tariffe record, mentre le riparazioni strutturali restano al palo. “Stanno solo prendendo a calci il barattolo”, ha denunciato Sharon Mastrangeli del National Consumer Law Center.
Nel frattempo, le grandi aziende tech continuano a divorare energia. Le offerte AI Connect di Verizon hanno raddoppiato le vendite, mentre i server AI chiedono alimentazione continua, senza pause. È una corsa all’energia che la rete non può vincere.
AI o bollette accessibili? Il grande dilemma energetico del 2025
Questa crisi pone una domanda scomoda ma inevitabile: quanto ci costa davvero l’intelligenza artificiale? E soprattutto, chi paga il conto? Le soluzioni esistono – parchi solari, eolico offshore, batterie di accumulo – ma i tempi sono lunghi, i costi alti e l’opposizione locale feroce.
Se non si cambia rotta, l’accesso all’innovazione rischia di diventare un privilegio, mentre il cittadino medio si troverà a dover scegliere tra pagare la bolletta o accendere il climatizzatore.
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