L’Impatto di Gemini 3 Pro: i primi test che hanno sconvolto gli esperti di IA

Google ha finalmente svelato Gemini 3, la terza generazione della sua rete neurale più ambiziosa, già integrata nelle principali applicazioni e disponibile via web. L’azienda lo presenta come un assistente “pensante”, capace di ragionare, generare codice e creare contenuti complessi. Ma la vera sorpresa arriva dai test pratici: il modello non solo è più onesto e diretto, ma mostra una comprensione multimodale mai vista prima.
Gemini 3 è in grado di elaborare testo, immagini, video, codice e audio in un’unica conversazione, mantenendo in memoria fino a un milione di token. Questo significa che può analizzare interi documenti, archivi di dati e persino progetti software completi in un’unica sessione. L’approccio di Google si discosta dalla cortesia artificiale tipica dei chatbot, puntando su risposte chiare e realistiche, anche se a volte scomode.
Prestazioni record e nuova “gravità zero” per gli sviluppatori
Nei benchmark internazionali, Gemini 3 domina la scena: primo posto nella classifica LMArena con un punteggio ELO di 1501, 91,9% nei test di conoscenza accademica (GPQA Diamond) e 76,2% nei test di programmazione SWE-Bench Verified. Ma la vera innovazione è la piattaforma Google Antigravità, un ambiente dove gli sviluppatori possono lasciare che Gemini scriva, testi ed esegua codice in modo completamente autonomo.

Un’altra chicca è la UI generativa, una funzione che permette al modello di creare interfacce interattive — come calcolatrici, dashboard o grafici dinamici — direttamente nella risposta, senza bisogno di strumenti esterni. Inoltre, il team ha lavorato per migliorare la resistenza agli attacchi informatici e alle istruzioni manipolative.
Disponibilità immediata e accesso gratuito per i tester
A differenza del passato, il rollout è stato rapidissimo. Gemini 3 Pro è già attivo nelle app Android e iOS, e accessibile sul sito di Google. Gli abbonati ai piani AI Pro e Ultra lo trovano integrato anche nella ricerca. Chi vuole provarlo può farlo gratis e senza limiti su Google AI Studio.
La versione Gemini 3 Deep Think, ancora più avanzata e “riflessiva”, è invece in fase di verifica di sicurezza e verrà rilasciata successivamente per gli utenti Ultra.
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Le prime reazioni: tra stupore e piccole imperfezioni
Le opinioni dei tester sono entusiaste. Lo sviluppatore Denis Shiryaev ha notato che “il codice è scritto in modo perfetto” e che “il problema del frontend web è praticamente risolto”. Gemini riesce a creare interfacce complesse al primo tentativo, come un generatore di cattedrali 3D o un’interfaccia iPod anni ’90 con musica funzionante.
Le sue capacità grafiche vettoriali (SVG) sono state definite “sbalorditive”.

Anche i giornalisti di Android Authority confermano: grazie a Gemini 3 sono riusciti a creare da zero un’app Android funzionante, con il modello che ha persino corretto da sé il codice obsoleto. Nelle prove di logica e analisi dati, Gemini ha mostrato iniziativa, ponendo domande chiarificatrici prima di proporre soluzioni.
Non tutto, però, è perfetto. Il modello a volte attinge a dati datati o seleziona immagini irrilevanti. Ma resta eccellente nel creare presentazioni complete a partire da documenti complessi, integrando testo e illustrazioni.
Simulazioni e confronto diretto con GPT-5.1
Uno dei test più curiosi è stato il Vending-Bench, una simulazione in cui il modello deve gestire un distributore automatico per un anno virtuale. Qui Gemini 3 ha battuto GPT-5.1, dimostrando maggiore prudenza e pensiero autonomo: ha trovato fornitori affidabili, evitato truffe e gestito le finanze in modo impeccabile. GPT-5.1, invece, ha perso denaro per eccessiva fiducia.

Gli utenti di X hanno condiviso creazioni impressionanti, come un editor LEGO 3D e una simulazione della fisica dell’acqua, generati da un solo prompt. Tuttavia, in un test complesso, Gemini ha riscritto l’intero codice di un progetto, suddividendolo in moduli “belli ma non funzionanti”. Insomma, l’IA è geniale, ma non infallibile.
Il verdetto finale
Gemini 3 Pro è il modello più potente mai rilasciato da Google. È più veloce, più preciso e finalmente competitivo anche nel pensiero indipendente, superando GPT-5.1 in diversi ambiti. Tuttavia, il distacco non è abissale: le due intelligenze restano vicine per qualità generale, anche se Gemini vince per versatilità multimodale e autonomia operativa.
L’unico limite? Il prezzo: l’API di Gemini 3 risulta più costosa rispetto alle alternative OpenAI.
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