L’intelligenza artificiale sta limitando l’industria del porno

35 siti web per adulti hanno individuato 113.000 di questi pezzi che impersonano una persona e sono creati con l’AI per diventare deepfake

L’intelligenza artificiale sta causando un aumento delle attribuzioni errate nei video porno. Questa tendenza preoccupante è emersa recentemente, poiché la tecnologia AI sta diventando sempre più avanzata e sorprendente.

Le supposte suplantazioni consistono nel sostituire i volti dei modelli di video per adulti con quelli di persone diverse o di celebrità. Questo può portare a una serie di conseguenze negative, tra cui il danneggiamento della reputazione delle persone coinvolte e la possibilità di ricatti.

La causa principale di questa situazione è l’uso improprio dell’intelligenza artificiale. Gli algoritmi di deepfake, alimentati da un’enorme quantità di dati, riescono a generare video che sembrano incredibilmente reali. Ecco perché diventa sempre più difficile distinguere tra video manipolati e contenuti autentici.

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Gli esperti mettono in guardia sulle conseguenze di questa tendenza. Le ripercussioni possono essere devastanti per coloro che sono raffigurati nei video falsificati e pericolose per la società nel suo complesso. L’uso irresponsabile dell’intelligenza artificiale rende meno affidabili le fonti information, minando la fiducia del pubblico nel contenuto online.

Lotta contro il deepfake

La lotta contro il deepfake si è intensificata negli ultimi anni. Sono state proposte diverse soluzioni per contrastare questa minaccia emergente. Alcune piattaforme online stanno sviluppando algoritmi in grado di individuare i video manipolati e bloccarli. Tuttavia, la sfida persiste poiché gli algoritmi di deepfake si evolvono sempre più velocemente.

Le leggi sulla privacy e la diffamazione potrebbero anche offrire una parziale salvaguardia contro questo tipo di abuso. Tuttavia, le soluzioni legali devono ancora tenere il passo con la crescente complessità e l’uso diffuso dell’intelligenza artificiale.

Un’altra possibile soluzione potrebbe essere il coinvolgimento di professionisti e piattaforme di lavoro indipendenti per valutare l’autenticità dei video online. Tuttavia, ciò comporterebbe costi aggiuntivi e ritardi nel rilascio dei contenuti.

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