L’Italia ha il suo Bonus Videogiochi per developer
Il Ministero della Cultura ha riconosciuto all’industria dei videogiochi rilevanza sotto il profilo economico, e per questo da alcuni anni ha istituito un credito di imposta per le aziende italiane che sviluppano videogiochi.
Il credito di imposta è comunemente conosciuto come Bonus Videogiochi, ma non è riservato ai gamer per l’acquisto di videogiochi a prezzi scontati, come potrebbe sembrare dal nome. L’incentivo è invece rivolto ai developer di videogiochi, e in particolare alle imprese del settore già costituite.
Il riconoscimento monetario non è da poco: i produttori di videogiochi possono infatti ottenere fino a un milione di euro annui per sostenere i costi di produzione di un nuovo videogame da lanciare sul mercato.
L’incentivo sotto forma di bonus funziona
L’incentivo per gli sviluppatori di videogiochi sta funzionando e questo lo si evince dagli elenchi di società del settore ammesse, che di volta in volta vengono pubblicati dal Ministero.
Dunque anche questa iniziativa dimostra che i bonus funzionano e che effettivamente apportano un beneficio a chi li riceve. Ed è per questo che il mondo del gioco in generale fa affidamento sugli incentivi nella forma del bonus, poiché è considerato attraente.
A riprova di ciò, leggi l’articolo di Bonusfinder Italia sui bonus casino dedicato a un settore del gioco online dove il meccanismo dell’incentivo è molto in voga e utilizzato da un’ampia platea di persone adulte per divertirsi da casa. Gli utenti, infatti, grazie ai Bonus Benvenuto possono sperimentare i diversi casino proposti in forma gratuita prima di cimentarsi con denaro reale.
Gli incentivi nel mondo del gaming, anche se nella forma dell’offerta, sono ben noti anche da quanti acquistano video game, ad esempio, nella categoria PEGI 18 e similari.
Tornando al Bonus per videogiochi riservato ai developer, vediamo in sintesi in che modo può essere richiesto e quali limitazioni sono previste.
Come richiedere il Bonus per videogiochi dedicato ai game developer
Il credito d’imposta va richiesto alla Direzione generale Cinema e audiovisivo da parte di imprese del settore videogiochi che hanno sede legale nell’Unione Europea. Una volta ricevuto parere favorevole, la somma viene erogata a fondo perduto. Per ottenere il bonus sono richiesti una serie di requisiti tecnici che potrai leggere dal sito della D.G. Cinema e audiovisivo.
Il motivo per cui è stato istituito questo incentivo fiscale è legato alla crescita economica dell’Italia. Con esso si vuole favorire e stimolare l’ingegno creativo italiano in un settore dove lavorano artisti, grafici, programmatori, e molte altre figure professionali la cui formazione lavorativa è a metà strada tra il tecnico e l’inventiva. In questo articolo di Monster puoi leggere le principali carriere del settore videogiochi.
Dunque l’Italia prova, attraverso un bonus fiscale, a stimolare la nascita di videogiochi Made in Italy. Siamo infatti abituati a vedere applicata l’etichetta di “fatto in Italia” soltanto ai prodotti fisici, ma anche i prodotti digitali come i giochi realizzati in Italia meritano di essere definiti per quello che sono: Made in Italy.
Ora spetta alle software house italiane stupirci con videogiochi italiani all’altezza del grande pubblico di appassionati.
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