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Magis TV IPTV: blitz contro la pirateria, 70 domini oscurati

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Nonostante la persistenza di noti siti di pirateria come The Pirate Bay, il servizio IPTV pirata Magis TV si trova attualmente sotto attacco su più fronti. Questo servizio, focalizzato sul mercato latino-americano, si è rivelato un fastidio persistente per l’Alleanza per la Creatività e l’Intrattenimento (ACE) e gli altri titolari dei diritti.

Secondo l’MPA (Motion Picture Association), Magis TV sarebbe gestito dalla Cina, ma il suo principale bacino di utenza si trova in America Latina, dove milioni di persone consumano contenuti attraverso la sua popolare app per Android basata su abbonamento.

Nonostante i tentativi di limitarne l’attività, Magis TV ha dimostrato di essere un bersaglio difficile da colpire. Recentemente, in Argentina, è stato emesso un ordine che impone ai fornitori di servizi Internet di bloccare circa 70 domini legati a Magis TV per violazione dei diritti di proprietà intellettuale.

L’ente delle telecomunicazioni ENACOM è responsabile dell’organizzazione dei blocchi
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Parallelamente, l’ACE ha intensificato le proprie azioni, riuscendo a impadronirsi o a chiudere decine di domini collegati a Magis TV. Sebbene non ci sia stata una comunicazione ufficiale da parte dell’ACE, sembra che il numero totale di siti web riconducibili a Magis TV e ai suoi affiliati, inclusi i rivenditori, superi i 370.

Oltre all’Argentina, anche altri paesi dell’America Latina hanno intrapreso azioni di blocco contro Magis TV. L’Ecuador, ad esempio, ha aggiunto 183 indirizzi IP legati a Magis TV alla sua blacklist e ha emesso un ordine di blocco dinamico che consente ai titolari dei diritti di aggiungere nuovi obiettivi senza l’intervento della corte.

Anche Perù e Bolivia hanno avviato limitate azioni di blocco, ma la facilità con cui i pirati possono creare nuovi domini rende difficile arginare definitivamente l’accesso al servizio a livello di utente finale.

L’ACE sta continuando a intensificare gli sforzi, ottenendo nuovi mandati DMCA per smascherare gli operatori dietro Magis TV. Sebbene l’headquarter in Cina renda le azioni di enforcement più complesse, l’ACE sembra determinata a perseguire questa battaglia con pazienza e la leva giusta per porre fine all’attività di Magis TV.

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