Mastodon: contenuti pedopornografici trovati sul concorrente di Twitter
Il social network decentralizzato dà a ogni comunità di utenti la possibilità di stabilire le proprie regole per la pubblicazione dei contenuti
Mastodon, una delle reti sociali che si era affermata come una delle concorrenti di Twitter (ora “X“), si è trovata al centro di una polemica per la diffusione di contenuti relativi all’abuso sessuale di minori, come riportato dall’Osservatorio di Internet dell’Università di Stanford negli Stati Uniti.
I ricercatori dell’istituzione hanno trovato almeno 112 tipi di contenuti relativi agli abusi nella mostra di circa 325.000 campioni presi per l’analisi dei contenuti sulla piattaforma sociale. Inoltre, trovarono il primo caso di questo tipo di pubblicazione in meno di cinque minuti.
Poiché le autorità competenti già conoscono e monitorano il comportamento degli utenti alla ricerca di questo tipo di contenuto, i ricercatori hanno utilizzato termini di ricerca, hashtag e parole chiave comuni nei gruppi di abuso sessuale di minori, e ciò ha permesso loro di trovare 554 pubblicazioni corrispondenti a uno di questi criteri.
Hanno utilizzato strumenti come la Ricerca Sicura di Google e PhotoDNA, che serve per identificare contenuti abusivi segnalati, come piattaforme di supporto per migliorare i risultati della ricerca.
Perché ci sono contenuti abusivi su Mastodon
A differenza dei social network di Meta, come Facebook o Instagram, in cui esiste un team e un sistema attivo di moderazione dei contenuti pubblicati sulla piattaforma, Mastodon non ha questo tipo di gestione delle pubblicazioni.
Questo perché si tratta di una rete sociale in cui si creano comunità con server indipendenti. Ogni uno dei nichos attivi nell’applicazione ha le proprie regole e sono i membri stessi che si occupano della moderazione.
Logicamente, i membri di un server o di più server dedicati alla creazione, diffusione e consumo di contenuti di abuso su minori non avranno problemi a pubblicare foto o video relativi a questo argomento, quindi non verranno segnalati o eliminati per iniziativa propria.
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Secondo Daniel Thiel, uno dei ricercatori che ha partecipato all’analisi dei dati su Mastodon, il team ha trovato più contenuti di abuso sessuale su minori in un così breve periodo come due giorni che in tutta la storia dell’organizzazione in cui sono stati effettuati numerosi analisi di informazione.
Mastodon non ha un sistema attivo di moderazione dei contenuti. Questo lavoro è gestito solo dai membri dei server creati sulla piattaforma.
“Molto di ciò che è stato trovato ha a che fare con una mancanza di strumenti come quelli delle reti sociali centralizzate (Facebook, Instagram e persino Twitter) per risolvere situazioni come la sicurezza dei minori”, ha dichiarato Thiel al giornale americano The Washington Post.
Mastodon è una rete sociale che è stata una tendenza al suo tempo e preferita da alcuni utenti per migrare da Twitter (ora “X”) perché ha molte somiglianze con la piattaforma di Elon Musk. Una di queste, ad esempio, è che entrambe hanno le stesse caratteristiche di scrivere testi brevi, da un lato, 280 caratteri nel caso dei ‘tuits’ e 500 nel caso dei ‘toots’ di Mastodon. Inoltre, entrambe permettono di caricare foto e video all’interno della piattaforma.
Mastodon, d’altra parte, è un software open source decentralizzato. Ciò significa che qualsiasi utente può utilizzarlo per creare le proprie piccole reti sociali, cosa che è stata sfruttata da diversi utenti per generare i propri nichos basati sui loro interessi.
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