Meta fa marcia indietro: addio al fact-checking su Facebook e Instagram
Meta ha comunicato un significativo cambiamento nelle sue politiche di moderazione dei contenuti su Facebook e Instagram, annunciando la fine del programma di fact-checking. La notizia è stata rivelata dal CEO Mark Zuckerberg in un video, in cui ha spiegato che l’azienda intende “tornare alle sue radici” e focalizzarsi sulla riduzione degli errori, semplificare le politiche e ripristinare la libertà di espressione sulle sue piattaforme. Strano che tutto questo arrivi a poche ore dalla certificazione di Donald Trump, vero?
Zuckerberg ha specificato che i fact-checker saranno sostituiti da un sistema denominato “Community Notes“, simile a quello utilizzato su altre piattaforme come X. Secondo il CEO, i fact-checker erano diventati “troppo politicamente di parte” e l’azienda ha raggiunto un punto in cui c’erano “troppi errori e troppa censura”.
Questo il video che naturalmente, sta spopolando sui social media:
Here is the full video from Mark Zuckerberg announcing the end of censorship and misinformation policies.
I highly recommend you watch all of it as tonally it is one of the biggest indications of “elections have consequences” I have ever seen pic.twitter.com/aYpkxrTqWe
— Saagar Enjeti (@esaagar) January 7, 2025
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Zuckerberg ha dichiarato che “dopo che Trump è stato eletto per la prima volta nel 2016, i media tradizionali hanno scritto senza sosta su come la disinformazione fosse una minaccia per la democrazia. Abbiamo cercato in buona fede di affrontare queste preoccupazioni senza diventare gli arbitri della verità. Ma i fact-checker sono stati semplicemente troppo politicamente di parte e hanno distrutto più fiducia di quanta ne abbiano creata, soprattutto negli Stati Uniti”…
I rapporti con il presidente eletto Donald Trump, sembrano magicamente essersi distesi, con Meta che ha nominato il repubblicano Joel Kaplan come nuovo capo degli affari pubblici.
Il CEO ha promesso inoltre che ci saranno meno restrizioni sui contenuti pubblicati. “Semplificheremo le nostre politiche sui contenuti e ci sbarazzeremo di molte limitazioni su argomenti come immigrazione e genere”, ha dichiarato. Zuckerberg ha sottolineato che l’iniziativa, inizialmente pensata per essere inclusiva, è stata usata per escludere chi ha opinioni diverse.
Come mai il buon Mark ha deciso proprio adesso di rimuovere i censori della libertà di parola? Una cosa è certa: coloro che hanno osato censurare personaggi illustri come il Nobel Luc Montagnier finalmente saranno messi a tacere. Sarà sufficiente a riportare interesse verso due piattaforme social ormai troppo contaminate dalla censura?
Apparentemente, con queste misure, Meta intende segnare una nuova era di libertà di espressione sulle sue piattaforme, rispondendo alle critiche ricevute per le politiche di moderazione adottate in precedenza. Tuttavia non posso fare a meno di chiedermi, come sarebbero andate le cose se le elezioni le avesse vinte Kamala Harris, anziché Trump… 🤔
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