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Mission impossible: la Champions League non deve finire su IPTV

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Nel tentativo di proteggere la UEFA Champions League, è stato emesso un ordine di blocco di IPTV pirata in diretta al fine di impedire l’accesso ai server collegati alla fornitura di flussi illeciti. L’ordine è stato ottenuto dalla UEFA attraverso un sistema approvato in uno Stato membro dell’Unione Europea e coinvolge i fornitori di servizi Internet nella regione.

L’ordine di blocco include un elenco di indirizzi IP collegati a server che ospitano contenuti piratati. La maggior parte di questi indirizzi IP si trova in Europa, con un numero significativo ospitato nei Paesi Bassi, Germania, Bulgaria, Svezia e Ucraina. Alcuni indirizzi IP sono anche collegati a server in Asia, tra cui Hong Kong e l’Iran.

L’inclusione di un indirizzo IP nell’ordine di blocco non significa necessariamente che il server associato stia trasmettendo attivamente contenuti piratati. Suggerisce piuttosto che l’indirizzo IP sia stato collegato a un fornitore di servizi che è stato accusato di ospitare o facilitare la pirateria in passato.

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I titolari dei diritti sono noti per monitorare gli indirizzi IP utilizzati durante gli eventi in diretta al fine di identificare e bloccare in tempo reale i flussi piratati. Tuttavia, questo processo è stato criticato per essere troppo ampio e portare al blocco di contenuti legittimi.

In risposta alle preoccupazioni sulla precisione del blocco degli indirizzi IP, alcuni fornitori di servizi hanno adottato misure per migliorare la precisione dei loro metodi di blocco. Ad esempio, alcuni fornitori utilizzano un sistema che confronta gli indirizzi IP del traffico in entrata con un database di indirizzi IP noti di pirati. Se viene trovata una corrispondenza, il traffico viene bloccato.

Nonostante questi sforzi, possono ancora verificarsi errori. In alcuni casi, possono essere bloccati indirizzi IP che in realtà non ospitano contenuti piratati a causa di errori nel processo di blocco. Ciò può comportare il blocco di contenuti legittimi, frustrando gli utenti e violando anche i principi di neutralità della rete.

Nel complesso, l’utilizzo del blocco degli indirizzi IP per combattere la pirateria è una questione complessa che richiede una ponderata considerazione della sua efficacia e dell’eventuale impatto sui contenuti legittimi. Sebbene l’ordine di blocco emesso dalla UEFA miri a proteggere i suoi diritti sulla Champions League, è importante garantire che tali misure siano proporzionate e non limitino eccessivamente l’accesso ai contenuti legittimi.

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