Musk lancia Grokipedia e punta dritto al “regno” di Wikipedia

Elon Musk non si accontenta di mandare razzi nello spazio o costruire auto elettriche: ora vuole riscrivere il modo in cui l’umanità archivia la conoscenza. Con il debutto di Grokipedia, il miliardario sfida apertamente Wikipedia, che a suo dire sarebbe diventata un bastione di “verità filtrate”, modellate da attivisti e dai media tradizionali.
Il messaggio è chiaro: la conoscenza non può essere monopolizzata da un’unica piattaforma.
Lunedì 27 ottobre, con quasi 900.000 articoli attivi al lancio, Musk ha presentato la nuova enciclopedia alimentata dall’intelligenza artificiale di xAI. La promessa? Una piattaforma che non “ammorbidisce” i fatti, non si piega a pressioni editoriali e non segue la narrativa dominante.
O, come dice Musk, “verità, tutta la verità e nient’altro che la verità.”
Dal litigio pubblico alla piattaforma alternativa: com’è nata Grokipedia
L’idea non è nata in un laboratorio segreto, ma da una faida pubblica. Nel gennaio 2025, dopo che la sua pagina su Wikipedia venne aggiornata con un riferimento a un presunto saluto nazi—interpretazione contestatissima e poi rimossa—Musk ha esploso.
Ha accusato Wikipedia di appoggiarsi a fonti “contaminate” dalla stampa mainstream e ha invitato i donatori a smettere di finanziare la piattaforma.
Poi, l’annuncio improvviso: una nuova enciclopedia.
Poche settimane dopo, online compariva Grokipedia v0.1, con Musk che prometteva chiaramente: “Versione 1.0 sarà 10 volte migliore.”
Da trollata su X? No. Da guerra culturale? Anche. Ma soprattutto da tentativo concreto di riscrivere chi controlla i fatti.
Due visioni opposte di “verità” e neutralità
Questa non è solo una sfida tecnologica: è una battaglia filosofica.
Wikipedia
• Fondata nel 2001
• Basata su volontari umani
• Linee guida su verificabilità e neutralità
• Dipendenza da fonti ritenute “affidabili” (spesso mainstream)
Critici sostengono che questo sistema crei una bolla ideologica: certe prospettive, soprattutto conservatrici o anti-establishment, rischiano di essere sistematicamente marginalizzate.
Groikipedia
• Generata dall’AI di xAI
• Ambizione di bypassare bias editoriali
• Promessa di includere “versioni non filtrate dei fatti”
• Sfida frontale alle gerarchie informative tradizionali
Secondo Musk, eliminare l’intervento umano è il modo per arrivare a una verità più “pura”. Ma è davvero così? O l’AI rischia semplicemente di replicare altri tipi di bias?
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A poche ore dal lancio, le due piattaforme venivano già messe sotto la lente. Su temi delicati come la transizione di genere, Grokipedia ha mostrato un approccio molto più critico, sostenendo che le prove mediche siano “limitate e di bassa qualità”, e che fattori sociali possano influenzare l’identificazione transgender.
Posizioni quasi assenti su Wikipedia.
Altri esempi? L’ex CEO di Twitter Parag Agrawal: Grokipedia ha evidenziato le critiche di Musk, mentre Wikipedia ha mantenuto un tono istituzionale.
Insomma, Grokipedia non sembra voler essere neutrale rispetto alla neutralità stessa: vuole romperla.
Chi controlla la conoscenza, controlla la narrativa (e l’AI)
Wikipedia non è solo un sito: è una colonna vertebrale informativa del web.
Molti modelli AI — quelli che già usi ogni giorno — sono stati addestrati sulle sue pagine.
Se Wikipedia ha bias, questi possono propagarsi nell’AI. E Musk lo sa bene.
Groikipedia è quindi anche un’operazione strategica: creare un dataset alternativo per il futuro dell’intelligenza artificiale.
C’è però una macchia: oggi molte voci di Grokipedia sono identiche a Wikipedia, un ponte temporaneo che Musk promette di eliminare entro fine anno.
Riuscirà Grokipedia a riscrivere il web?
Forse Grokipedia è solo l’ennesimo progetto ambizioso. O forse segna un punto di svolta: l’inizio della frammentazione del sapere online.
Un mondo dove non c’è più una sola enciclopedia “neutrale”, ma una guerra di interpretazioni — e l’AI come arbitro finale.
Se riuscirà, Musk non sta solo lanciando un sito: sta tentando di cambiare cosa significa conoscenza affidabile nell’era digitale.
La battaglia per la verità è appena iniziata.
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