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Nectar, la nuova arma segreta della polizia inglese: sorveglianza o abuso?

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Nel Regno Unito, la lotta al crimine sta per assumere un volto inquietante. La polizia ha siglato un accordo con Palantir Technologies, azienda americana tra le piรน discusse al mondo per il suo ruolo in sistemi di sorveglianza globale. Obiettivo? Utilizzare lโ€™intelligenza artificiale per creare profili dettagliati di cittadini, minori inclusi, attraverso una nuova piattaforma chiamata Nectar.

Un nome innocuo, ma dietro cui si cela un sistema capace di raccogliere e incrociare oltre 80 fonti di dati: telecamere, referti medici, rapporti di intelligence, post sui social, registri sindacali, cronologia dei pagamenti e molto altro. Una schedatura di massa mascherata da prevenzione, che viene giร  testata nel Bedfordshire con un costo iniziale di 1,9 milioni di dollari. Il piano? Estenderla presto a tutto il Paese.

Nessuno รจ escluso: sindacalisti, bambini, vittime

Nectar puรฒ accedere a categorie di dati โ€œultrasensibiliโ€, come orientamento sessuale, vita intima, credenze religiose, idee politiche, razza ed eventuali problemi di salute. E non รจ solo teoria: secondo i documenti interni, queste informazioni possono provenire da informatori, piattaforme di dating, social network e persino dai profili finanziari delle persone.

Chi viene profilato? Tutti: sospettati, vittime, testimoni e soggetti vulnerabili, compresi i bambini. Sรฌ, anche i piรน piccoli finiscono nella rete del nuovo occhio digitale.

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A lanciare lโ€™allarme non sono complottisti, ma parlamentari e attivisti per i diritti civili. Il deputato conservatore David Davis non ha usato mezzi termini: โ€œLa polizia si sta appropriando di poteri che nessuno le ha concesso. Questo sistema rischia di scatenare una sorveglianza senza freniโ€. Amnesty International ha definito Nectar una violazione diretta della privacy, paragonandolo a un monitoraggio indiscriminato di massa.

Sindacati nel mirino: ritorno alla lista nera

Il Trades Union Congress teme un revival dei tempi piรน bui, quando i sindacalisti venivano schedati e discriminati. Ora, la storia rischia di ripetersi: Nectar puรฒ accedere ai dati degli iscritti ai sindacati. E nessuno garantisce che queste informazioni non vengano usate per intimidire, censurare o silenziare.

La risposta ufficiale? Fidateviโ€ฆ ma senza prove

Secondo la polizia, si tratta solo di uno strumento per “proteggere i vulnerabili” e “prevenire reati”. Peccato che i dati parlino chiaro: il controllo รจ giร  partito e la supervisione รจ debole. Lโ€™accesso a questi dati sarebbe โ€œregolamentatoโ€, ma i documenti interni non mostrano alcuna garanzia reale per i cittadini.

Dietro il paravento della โ€œsicurezza pubblicaโ€, Nectar sembra lโ€™ennesimo passo verso una societร  in cui tutto viene tracciato, profilato, anticipato. Ma chi controlla il controllore? E quanto manca prima che queste tecnologie vengano usate non per proteggere, ma per limitare le libertร  fondamentali?

La polizia dice di voler โ€œprevenire i reatiโ€. Ma quando la privacy diventa un crimine, chi difende i cittadini?

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